SABATO 12 OTTOBRE 2024

Ore 10.30 – Biblioteca Comunale

Andrea Balzarotti

presenta

L’onore dei Borri

Nuovo giallo storico ambientato a Corbetta con le illustrazioni dell’autore.

“… La giustizia di questo mondo non è amministrata da Dio, ma in nome di Dio, e chi l’amministra sono degli uomini su altri uomini, e l’uomo è debole e fallace, lo sapete anche voi. Antonio pagherà con la sua vita il male da lui commesso, e così è giusto che sia, non deve fare l’eccezione perché è figlio di un nobile. L’onore dei Borri dovrà essere lavato anche nel suo sangue se è stato tanto avventato da strappare la vita a un suo simile”. Una morte misteriosa e un illustre assassino che il pubblico vuole già sulla forca, ma padre Martino da Casterno (che avevamo già conosciuto nel precedente romanzo “Rintocco a mezzanotte”) non è così convinto di questa colpevolezza…

L’autore: Andrea Balzarotti

Nato nel 1988, vive da sempre a Corbetta.
Ha frequentato il liceo classico “Salvatore Quasimodo” di Magenta e ha studiato Scienze Storiche presso l’Università degli Studi di Milano. Da sempre appassionato di ricerche storiche sul territorio, è autore di alcune pubblicazioni tra cui Castellazzo de’ Stampi, volti di un borgo tra storia e natura, Boffalora sopra Ticino, arte e cultura lungo il Naviglio Grande, Quattro padri di famiglia e Rintocco a mezzanotte (Zeisciu); ha prestato la propria collaborazione alla stesura di: Profumo di Santità – Luigi Maria Olivares, vescovo di Sutri e Nepi, Bobo, un angelo a quattro ruote (Elledici), Una città nel cuore (Zeisciu), Libera come una piuma al vento (Zeisciu). Nel 2008 è vincitore della VII Edizione del “Premio Territorio Corbettese”. È relatore e curatore in numerose conferenze storiche e mostre nel magentino.
Impegnato nella vita pubblica ed associativa, ama definirsi collezionista di “vecchie scartoffie e cose antiche” perché ritiene che solo comprendendo il passato si possa vivere il presente e anticipare il futuro.
Adora il suo paese (lontano dal quale si sente solitamente spaesato dopo ventiquattr’ore di assenza) e la sua gente coi pregi e i difetti che li contraddistinguono, avendo ormai rinunciato a cambiarli.
Non tollera gli errori sui congiuntivi, ma indulge nell’uso di “ove” e di altre parole desuete che gli danno molta soddisfazione nella scrittura. Si pregia di avere una biblioteca di alcune migliaia di volumi; molti li ha letti, altri gli tengono buona compagnia nelle fredde serate invernali.
Autoironico, scrittore vecchio stampo e da sempre controcorrente, ama sentirsi un po’ antico nell’animo e definirsi corbettese alla maniera del Dossi e del Prada che annovera tra i suoi ispiratori alla scrittura.