Il nuovo libro scelto dal Book Club, il gruppo di lettura della Biblioteca di Corbetta è Mal di Pietre di Milena Agus.
Si tratta del secondo romanzo dell’autrice cagliaritana, ma è quello che la fa conoscere al grande pubblico regalandole la vetta delle classifica e la fama confermata poi nel prosieguo della carriera.
L’incipit
“Nonna conobbe il Reduce nell’autunno del 1950. Arrivava da Cagliari per la prima volta in Continente. Doveva compiere quarantanni, senza bambini perché su mali de is perdas glieli faceva sempre abortire nei primi mesi. Allora, con il suo soprabito a sacchetto e le scarpe alte coi lacci e la valigia del marito quando era sfollato in paese, fu mandata alle Terme per curarsi
L’autrice
Figlia di un militare di marina, Milena nasce a Genova da una famiglia sarda. La Sardegna è l’orizzonte della sua scrittura – e della sua lingua. Dai tempi delle medie vive nella sua città, Cagliari. dove ha insegnato Italiano e Storia al Liceo Foiso Fois. È autrice di sette romanzi: Mentre dorme il pescecane (2005), Mal di pietre (2006, 2016), Ali di babbo (2008), La contessa di ricotta (2009), Sottosopra (2012), Terre promesse (2017) e Un tempo gentile (2020), tutti editi dalla casa editrice Nottetempo, vincitori di numerosi premi e tradotti in piú di venti lingue. Nel 2014, sempre per nottetempo, ha pubblicato con Luciana Castellina Guardati dalla mia fame.
Qui trovate una biografia letteraria più detttagliata
La trama
La storia di una donna passionale: la nonna affetta “dal male misterioso di far fuggire l’amore” (per lei “la cosa principale”) narrata dalla nipote. La nonna si sposa tardi e non riesce ad avere figli. La causa apparente della sua infertilità sono i calcoli renali – in sardo “mal di pietre” –, però è “il male minore perché il male peggiore era nella testa”. Considerata una “matta” fin da bambina la nonna coltiva la sua ricca immaginazione e attraverso la scrittura immagina un’altra vita che diviene più vera di quella reale. Soltanto il Reduce, la figura magica, conosciuto alle terme, la incoraggia: “Non smetta di immaginare. Non è matta. Mai più creda a chi le dice questa cosa ingiusta e malvagia. Scriva”. Molto tempo dopo il quaderno della nonna, nascosto assieme alla lettera del Reduce nella casa di famiglia, finisce nelle mani della nipote e la storia si ribalta nel finale
Pubblicazione e accoglienza
Mal di pietre è stato finalista al premio Strega e al premio Campiello. Dal punto di vista commerciale, inizialmente era passato quasi inosservato. Tuttavia, la versione francese, Mal de pierres, ottenne un notevole successo e portò per prima l’autrice ad un alto grado di notorietà. In seguito, sulla scia dell’affermazione sul mercato francofono, anche la versione originale in italiano si impose come best seller, tanto che ne fu prodotto anche un audiolibro interpretato da Margherita Buy, presente nel catalogo di Fondazione
Film
Nicole Garcia, regista, attrice e sceneggiatrice francese ha diretto nel 2016 un adattamento cinematografico del romanzo con Marion Cotillard e Louis Garrell.
Il film è stato presentato in concorso al Festival di Cannes nello stesso anno, non vincendo però nessun premio; ‘anno successivo ai premi Cesar, gli oscar francesi, venne candidato in otto categorie ma non vinse nulla.
Scrittori Sardi
Milena Agus ha rivelato di aver conosciuto di persona tre autori sardi che già ammirava:
Milena Agus afferma: “una cosa che tutti si chiedono è se abitare in Sardegna, essere Sardi dia alla scrittura un carattere particolare e cosa sia questo particolare carattere. Secondo me è la lontananza. Il mare che divide dal Continente o dalla Terraferma come dicevano un tempo, separa, non c’è niente da fare. E poi la Sardegna è bellissima e mantiene nonostante gli orrendi villaggi turistici e il chiasso estivo, una selvatichezza e un mistero che si riflettono nella scrittura, sia quella degli scrittori dell’interno, da Grazia Deledda a Salvatore Niffoi, sia degli scrittori delle coste, ventose, luminose e con il mare infinito davanti. Fare paragoni e dire che gli uni o gli altri rappresentano la vera Sardegna, secondo me non ha senso. Io ho capito che sono vere tutte e due e , nella diversità dei codici e della cultura, ugualmente affascinanti”
Sullo Scrivere
“Mi interrogano spesso sulla mia “esperienza di giovane scrittrice”. Devo subito chiarire l’equivoco: non sono giovane e penso anche di non essere scrittrice. Però ho bisogno di scrivere e non riesco a guardare il mondo se non allo stesso modo di quando giovane lo ero davvero”.
“Scrivo in segreto, con il rimorso di rubare tempo alla realtà”
“una persona che nessuno ama nella realtà puoi farla amare tantissimo se la trasformi in un personaggio, Così ho scritto di gente non amata e sfortunata, e ho sperato che avesse fortuna e amore almeno presso i lettori”
“prima scrivevo racconti, adesso romanzi. Sempre molto brevi, perchè ho fretta di arrivare alla fine. Scrivo come mangio: mi abbuffo e poi mi pento che nel pianto non sia rimasto nulla”
Interviste e Video
Qui la scrittrice parla della scrittura e del suo rapporto con la casa editrice Nottetempo
Qui un’intervista effettuata durante la pandemia
Qui invece un’intervista del 2008