Scritto nel 1982 e uscito per la prima volta in Francia due anni più tardi, L’insostenibile leggerezza dell’essere (in ceco: Nesnesitelná lehkost bytí) è stato pubblicato in Italia nel 1985 dalla casa editrice Adelphi nella traduzione di Giuseppe Dierna (sotto lo pseudonimo di Antonio Barbato). Il libro è stato uno dei maggiori casi letterari degli anni Ottanta, e continua ancora oggi ad avere un enorme successo di pubblico, in Italia e nel mondo. A torto o a ragione considerato il capolavoro di Milan Kundera, è l’esempio più riuscito della forma del romanzo-saggio cara all’autore boemo, cittadino francese dal 1981.
L’incipit
“L’idea dell’eterno ritorno è misteriosa e con essa Nietzsche ha messo molti filosofi nell’imbarazzo: pensare che un giorno ogni cosa si ripeterà così come l’abbiamo già vissuta, e che anche questa ripetizione debba ripetersi all’infinito! Che significato ha questo folle mito?”
L’autore
Milan Kundera scrittore ceco (Brno 1929). Figlio di un musicista, ha studiato presso l’Accademia musicale di Praga. Ha esordito come poeta con la raccolta di versi L’uomo, un vasto giardino concentrandosi sull’analisi del proprio universo interiore; la stessa tematica si ritrova nelle raccolte L’ultimo maggio e Monologhi. Nel dramma teatrale I proprietari delle chiavi ha descritto il conflitto tra la morale piccolo borghese e i valori dell’umanesimo durante l’occupazione nazista della Cecoslovacchia, inglobando nel tessuto realistico elementi fantastici. La sua prima opera in prosa è stata una raccolta di racconti in tre fascicoli, Amori ridicoli, serie di aneddoti umoristici sull’amore e sull’arte, tesi a smascherare pregiudizi e illusioni dell’uomo comune. Il romanzo satirico Lo scherzo è una cronaca dolorosa di 16 anni di vita cecoslovacca, dall’immediato dopoguerra alla vigilia della primavera di Praga. Trasferitosi in Francia, ha in seguito pubblicato opere quali La vita è altrove, Il valzer degli addii e Il libro del riso e dell’oblio. Grande successo ha ottenuto il romanzo L’insostenibile leggerezza dell’essere apparentemente incentrato sulle storie amorose dei protagonisti: in realtà la trama fornisce allo scrittore l’occasione per riflesioni significative su aspetti privati e pubblici della realtà contemporanea ed è un pretesto per un’acuta ricostruzione dell’atmosfera degli anni ’70. Kundera è anche autore della monografia L’arte del romanzo e di una raccolta di saggi I testamenti traditi.
Qui trovate tutti i libri di Kundera presenti nel catalogo di Fondazione per Leggere
La trama
ambientato alla fine degli anni Sessanta, tra la Primavera praghese e l’invasione sovietica, il romanzo descrive la vita degli artisti e degli intellettuali focalizzandosi sui quattro protagonisti che intrecciano tra loro relazioni di amicizia, amore e tradimento reciproco. Presenta una struttura circolare: si apre e si chiude con una coppia, quella formata da Tomas e Tereza. Il loro amore, nato da una serie di casualità, non sempre procede in maniera lineare: lui, medico con un matrimonio fallito alle spalle, non riesce a legarsi a una sola persona per la sua inclinazione ad avere relazioni con diverse donne, che lui stesso apostrofa come “amicizie erotiche”. Benché Tereza sia l’unica donna a cui abbia aperto le porte della sua casa e del suo cuore, Tomas è incapace di rinunciare alle altre donne. Vittima consapevole di questi triangoli amorosi, Tereza preferisce mettere a tacere il suo grido di ribellione per godersi in silenzio quel sentimento d’amore che il marito a suo modo le dimostra. Desiderosa d’affetto com’è, nonostante la gelosia, Tereza arriva al punto tale da instaurare un’amicizia con una delle tanti amanti del marito: una pittrice di nome Sabina. Incarnazione dell’amante distaccata e incapace di amare, anche Sabina vorrebbe trovare stabilità all’interno di una relazione, ma i suoi tentativi falliscono sistematicamente. La storia intrapresa con un altro uomo sposato, Franz, termina nel momento in cui l’uomo trova il coraggio di confessare alla moglie il proprio adulterio.Lo sviluppo delle vicende e la situazione politica del Paese indurranno successivamente i quattro personaggi a fuggire da Praga.
La forma
Questo libro si presenta fin da subito sotto la forma del romanzo-saggio, fornendo all’autore una valida alternativa ai tradizionali modelli narrativi del passato. Capitoli saggistici si alternano di conseguenza a capitoli prettamente narrativi all’interno di una cornice filosofica costruita ad hoc dall’autore, per indurre i personaggi ad intraprendere un percorso di autoanalisi della propria esistenza. Senza rispettare l’ordine cronologico degli eventi, attraverso continui salti nel passato o nel futuro e a ripetizioni di scene già narrate, Kundera rivela come quello che abbiamo già vissuto in precedenza possa tornare nuovamente a presentarsi un domani.
A partire dal titolo, che è quasi ossimorico, il libro contiene una serie di riflessioni che possono essere considerati quasi degli aforismi (qualche esempio a questo link https://www.frasicelebri.it/s-libro/linsostenibile-leggerezza-dellessere-1/) .
Italo CalvIno
Italo Calvino nel suo saggio sulla leggerezza, contenuto in “Lezioni americane” parla di questo romanzo prendendolo come esempio positivo. Ecco cosa ci dice Calvino:
“E’ difficile per un romanziere rappresentare la sua idea di leggerezza, esemplificata sui casi della vita contemporanea, se non facendone l’oggetto irraggiungibile d’una quête senza fine. E’ quanto ha fatto con evidenza e immediatezza Milan Kundera. Il suo romanzo L’Insostenibile Leggerezza dell’Essere è in realtà un’amara constatazione dell’Ineluttabile Pesantezza del Vivere: non solo della condizione d’oppressione disperata e all-pervading che è toccata in sorte al suo sventurato paese, ma d’una condizione umana comune anche a noi, pur infinitamente più fortunati. Il peso del vivere per Kundera sta in ogni forma di costrizione: la fitta rete di costrizioni pubbliche e private che finisce per avvolgere ogni esistenza con nodi sempre più stretti. Il suo romanzo ci dimostra come nella vita tutto quello che scegliamo e apprezziamo come leggero non tarda a rivelare il proprio peso insostenibile. Forse solo la vivacità e la mobilità dell’intelligenza sfuggono a questa condanna: le qualità con cui è scritto il romanzo, che appartengono a un altro universo da quello del vivere”.
Audiolibro
La casa editrice EMons ha prodotto un audiolibro (durata complessiva 9 ore 58 minuti) con la versione integrale del romanzo letta dall’attore Fabrizio Bentivoglio
Film
Del libro esiste anche una riduzione cinematografica di oltre tre ore del 1988 del regista americano Philip Kaufman che vede tra gli interpreti Juliette Binoche e Daniel Day Lewis. Nel catalogo di Fondazione del genere è disponibile un dvd del film che oggi non è più reperibile nei normali canali di vendita poiché esaurito.
Curiosità
- Anche dopo la Rivoluzione di velluto del 1989 e la caduta del comunismo, passarono 17 anni prima che il libro venisse pubblicato nella Repubblica Ceca. Kundera non ha mai ceduto i diritti d’autore del romanzo in lingua ceca a nessun editore fino all’ottobre 2006, quando Atlantis, una casa editoriale di Brno, annunciò la prima pubblicazione in territorio ceco.
- Negli anni Ottanta divenne il libro culto di una generazione che voleva contrapporsi all’edonismo del periodo; allo stesso tempo fu conosciuto dal grande pubblico poiché divenne uno dei tormentoni di Roberto D’Agostino nel programma ‘Quelli della Notte’; lì D’Agostino interpretava un “lookologo” che dissertava di nuovi trend sociali tra cui l’edonismo reganiano che a suo parere aveva tra i capisaldi letterari proprio il romanzo di Kundera (in questa intervista lo stesso D’agostino attorno al minuto 6.20 spiega la nascita di quel tormentone)
- Il titolo del libro divenne quasi un modo di dire. La sua fama è confermata dal fatto che anche Antonello Venditti incise una canzone dal titolo “L’insostenibile leggerezza dell’essere” che cita Kundera nel testo qui sotto riportato
Che ti succede, amico estetico?
Rincoglionirsi non conviene
Non leggi manco La Repubblica
Non ti solleva Milan Kundera
Milan Kundera, Milan KunderaLa barba lunga è sintomatica
Di un grave virus postatomico
Non ti hanno visto al foro italico
Tu godi solo dell’anonimo
Perché tu, tu non ci sei piùNon senti gli amici
Che pensano a te?
Ti stai innamorando?
Ti stai innamorando?
Ti stai innamorando? (questa insostenibile leggerezza dell’essere)Almeno, dimmi, è ricco e nobile?
Oppure un frutto periferico?
Ragiona solo per un attimo
Sennò gli amici a cosa servono?
Parliamone, parliamone
Perché tu, tu non ci sei piùNon senti gli amici
Che pensano a te?
Ti stai innamorando?
Ti stai innamorando?
Ti stai innamorando? (questa insostenibile leggerezza dell’essere)La mia Africa, nove settimane e mezzo
Con la stessa donna, nella stessa seraTi stai innamorando?
Ti stai innamorando?
Ti stai innamorando? (questa insostenibile leggerezza dell’essere)
Link esterni
Lo scrittore Francesco Piccolo ci racconta a suo modo il romanzo
Breve intervista a Milan Kundera nel 1980 per il programma Tuttolibri sulla Rai