I LIBRI DELLA SETTIMANA
13 dicembre
Ricardo Barreiro, Juan Giménez, LA CITTÀ, 001 edizioni 2021
«E se la città fosse un esperimento fantastico portato avanti da una super-razza extraterrestre? O solo un delirante incubo collettivo? E se nessuno di noi esistesse veramente? E se fossimo solo personaggi di un romanzo? O perché no… magari di un fumetto?»
Una notte, tornando a casa dopo l’ennesima discussione con la sua ragazza, Jean si ritrova in una zona della città a lui sconosciuta. Le strade sono deserte e il panorama sembra devastato. Non ci metterà molto a capire di trovarsi in uno scenario che non ha nulla a che vedere con la sua città, con il luogo dove, fino a quel momento, aveva trascorso la vita di tutti i giorni. È finito in una mostruosa metropoli abitata da naufraghi, uomini e donne che si sono persi da qualche parte nel mondo e sono riapparsi in questo dedalo urbano senza nome, in cui non esiste logica né regole. Un delirio popolato da uomini impossibili, personaggi letterari e mostri leggendari.
Juan Giménez, disegnatore de La casta dei Metabaroni, interpreta magistralmente una sceneggiatura di Ricardo Barreiro ricca di omaggi al cinema, alla letteratura e al fumetto stesso.
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14 dicembre
Jennifer Haigh, L’AMERICA SOTTOSOPRA, Bollati Boringhieri 2021
Siamo in Pennsylvania, una terra che «più di qualunque altra è ciò che giace nel suo sottosuolo». Fino a una quarantina di anni fa gli abitanti di Bakerton hanno vissuto, anche se non proprio prosperato, sull’estrazione del carbon fossile. Chiuse le miniere, la città si è sciolta come neve al sole. Fino a quando una grossa società si accorge che sotto i campi coltivati si estende un enorme giacimento di gas naturale, estraibile con la nuovissima tecnica del fracking, e manda i suoi emissari a percorrere il territorio per convincere gli agricoltori, poveri e arrabbiati, a cedere i loro appezzamenti per cifre molto molto allettanti. Nessuno di chi vende si rende conto che gli scavi procureranno ogni sorta di guai alla comunità. Guai che cominciano subito, con l’arrivo delle squadre di operai incaricati di scavare. A loro volta poveri e arrabbiati per la vita grama nei dormitori, la lontananza dalle famiglie, i turni di lavoro disumani. E l’ostilità della popolazione. Si rischia la guerra dei poveri. Ma Haigh ha la mano leggera, e un grande talento nel raccontare storie di povera gente senza eccessivi realismi, e senza sentimentalismi, mantenendo una lodevole equidistanza dalle due «fazioni». C’è una guardia carceraria con una famiglia difficile; un’altra piccola famiglia, gay, dedita all’agricoltura biologica, che vede sfumare anni di lavoro; il capo degli operai che si innamora della «pastora» di una neo-chiesa, vedova di una vittima dell’incidente nucleare di Three Mile Island, avvenuto decenni prima, sempre in Pennsylvania… È una storia che si potrebbe trasporre dovunque: inquinamento e distruzione del territorio e della salute dei suoi abitanti versus il benessere economico degli stessi abitanti. Il risultato è un ampio quadro dell’America rurale contemporanea, che spera sempre nel miracolo del sogno americano nonostante le ripetute delusioni.
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15 dicembre
Spencer Wells, IL SEME DI PANDORA, Codice 2019
L’invenzione dell’agricoltura e la domesticazione degli animali hanno segnato un cambiamento che ha garantito all’uomo la possibilità di espandersi e strutturarsi in società sempre più complesse. La trasformazione di Homo sapiens in specie cosmopolita ha però avuto un costo elevato: trasmissione e diffusione di malattie prima sconosciute, sovrappopolamento e tensioni sociali, fino ad arrivare a oggi, con un pianeta ridotto allo stremo dall’eccessivo sfruttamento delle risorse naturali, pesantemente inquinato e minato dal riscaldamento globale. Rimane, al fondo di questo vaso di Pandora, ancora una speranza: la stessa capacità creativa e innovativa che ci ha permesso di arrivare fino a qui può garantire un futuro alla specie umana e all’ambiente che la ospita. Ma solo se sapremo capire una cosa importante: volere di meno.
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16 dicembre
A cura di Saul Meghnagi e Raffaella Di Castro, L’EBREO INVENTATO. LUOGHI COMUNI, PREGIUDIZI, STEREOTIPI, Giuntina 2021
contraddizioni. Un lavoro utile anche per la documentazione che fornisce al lettore» – la Lettura
Per contrastare in modo intelligente pregiudizi e stereotipi, non è sempre sufficiente rispondere con logica e cortesia. È necessario un metodo. L’ebreo inventato propone una raccolta di saggi che compongono l’ossatura di questa strategia. Le affermazioni che nei secoli sono state rivolte agli ebrei vengono analizzate con competenza da studiosi e studiose di diverse discipline. Siete diversi, avari, chiusi. Avete ucciso Gesù. Il vostro è un Dio della vendetta. Vi considerate superiori. Per rivelare i ragionamenti capziosi che sorreggono ogni falsa rappresentazione del mondo ebraico, è fondamentale ricostruire la genesi e il contesto storico di ogni singolo pregiudizio, chiarirne i meccanismi, mostrarne le contraddizioni. Ma L’ebreo inventato non è solo uno strumento utile per riflettere sull’antisemitismo. È anche un modo per costruire e promuovere, nel nostro Paese, percorsi interessanti e necessari di educazione civica. Il caso della minoranza ebraica ha infatti un valore emblematico che può contribuire alla conoscenza, al riconoscimento e al rispetto delle pluralità che compongono il laboratorio di convivenza di ogni democrazia.
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17 dicembre
Susanne Foitzik, Olaf Fritsche, MINIMI GIGANTI. LA VITA SEGRETA DELLE FORMICHE, Aboca 2020
Le formiche assomigliano in maniera sorprendente agli uomini: hanno sviluppato forme di comunicazione, organizzazione sociale e divisione del lavoro, coltivano giardini, allestiscono magazzini, conducono guerre e riducono altre formiche in schiave, che a loro volta tentano di ribellarsi. Riescono persino a creare delle difese contro gli agenti patogeni che le minacciano. Come le api, le formiche formano società altamente complesse e hanno una storia eccezionalmente lunga, iniziata almeno 100 milioni di anni fa, quando i dinosauri dominavano ancora la Terra. Il segreto del loro successo si basa in gran parte sulla loro filosofia: “Non chiederti cosa può fare il tuo popolo per te! Chiediti cosa puoi fare tu per il tuo popolo!”. Senza la sua colonia, una singola formica è spacciata, eppure sempre pronta a sacrificarsi per la comunità. Perfino le possenti operaie della cosiddetta “formica proiettile” tropicale, che raggiungono le dimensioni di un calabrone e la cui puntura è talmente dolorosa che può fare impazzire una persona, muoiono nel giro di pochi giorni se non riescono a ritrovare la loro colonia. Quando invece le formiche sono insieme, non c’è quasi nulla che possa fermarle. Costruttrici di trappole, infermiere, cacciatrici, raccoglitrici: le formiche sono piene di sorprese.
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18 dicembre
Leo Ortolani, BLU TRAMONTO, Feltrinelli 2021
Marte: una nuova frontiera, anche per le risate. Il racconto di un viaggio alla scoperta del pianeta rosso, esilarante e pieno di straordinarie invenzioni, come ogni avventura di Rat-Man, ma allo stesso tempo documentato e appassionante, come sempre quando la firma è di Leo Ortolani. Il volume, di grande formato, è realizzato con la collaborazione e il contributo dell’Agenzia Spaziale Italiana,
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19 dicembre
Tino Adamo, IL BAR DEGLI ZANZA, Unicopli 2020
Immerso nella periferia milanese sorge un microcosmo frequentato da una fauna eterogenea di giocatori d’azzardo, simpatici furfanti, delinquenti di mezza tacca e un’accolita di anziani dediti all’alcool. Tino, uno dei due giovani baristi del locale di proprietà dell’istrionico Saverio, è il Virgilio rionale che guiderà il lettore entro una commedia umana dalle tinte tragicomiche, una vera e propria epica del perdente, nella quale le vicende dei personaggi che la popolano s’intrecciano fra trame cruente e momenti esilaranti. Ai tavoli del bar si giocano interminabili partite di poker ma la posta in gioco, per gente come Nico, Salvo, Zago e altri, è talvolta molto più pesante del solo denaro. Verità? Invenzione? Poco importa perché, come ha insegnato Eduardo, se qualcuno muore sulla scena, o in un libro, è perché c’è qualcuno che muore nella realtà. E adesso, avanti!
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