I LIBRI DELLA SETTIMANA

16 gennaio

Vitaliano Trevisan, BLACK TULLIPS, Einaudi 2022
L’ultima opera a cui Vitaliano Trevisan stava lavorando, inviata all’Einaudi qualche mese prima di morire. Nella sua brutale, lancinante verità, è forse quella che gli assomiglia di più: interrotta ma non incompiuta. Black Tulips è un’opera che si presenta, per il suo percorso di stesura e pubblicazione, come un montaggio di pezzi. Pezzi di storie drammatiche, che riflettono dolorosi spaccati di esistenze comuni; frantumi di vite accomunate ognuna dallo stesso stato di precarietà e di ricerca perpetua. I fatti non sono registrati contemporaneamente al periodo in cui l’autore li vive, ma molti anni dopo, quando Trevisan sessantenne lavora come portiere notturno in un hotel vicentino, e vengono da lui ricostruiti attingendo tanto alla memoria tanto all’immaginazione, dal momento che, come dichiarato dallo stesso autore, «la memoria è fantasia».
17 gennaio

Martina Mazzotta, Jurgen Pech, MAX ERNST, Electa 2022
Il volume, edito in occasione della mostra a Palazzo Reale di Milano (4 ottobre 2022 – 26 febbraio 2023), intende estendere e rinnovare le ricerche intorno al genio di Max Ernst, pittore, scultore, incisore, poeta e teorico dell’arte tedesco, poi naturalizzato americano e francese. La pubblicazione è un’opportunità inedita per immergersi in un diario illustrato che documenta e scandisce l’avventura straordinaria che fu la sua vita. I saggi critici dei curatori, Martina Mazzotta e Jürgen Pech, insieme con quelli di studiosi internazionali (Yuval Etgar, Ludger Derenthal, Matteo Pavesi, Paola Stroppiana, Ursula Lindau), ne esplorano la produzione artistica in rapporto con la storia dell’arte, la memoria e le avanguardie (Dadaismo e Surrealismo in primis), con le crittografie e i temi cosmologici, con le tecniche sperimentate, con la scultura e gioielli, con il libro e la letteratura, con il cinema, con le amicizie e gli amori illustri. Tali letture sono accompagnate da schede critiche di approfondimento dedicate ad alcuni dei capolavori esposti – in un corpus di più di 400 opere -, da una selezione di scritti originali dell’artista, alcuni dei quali inediti in Italia, e da una serie di saggi storici a firma di grandi protagonisti della letteratura critica intorno a Max Ernst e al Surrealismo, quali André Breton, Georges Bataille, Paul. Éluard, Rosalind Krauss, Claude Lévi-Strauss.
18 gennaio

Sho Fumimura, Ryoichi Ikegami, SANCTUARY (3 volumi), Star Comics 2022
Torna finalmente sugli scaffali il leggendario manga culto dei maestri Fumimura e Ikegami, che racconta una vicenda mozzafiato in cui malavita e politica si intrecciano e stringono un oscuro patto d’alleanza!
Chiaki Asami è il segretario di un politico, Akira Hojo è il leader della società Hokushokai. Asami, minacciando di coinvolgere il deputato Sakura in uno scandalo, annuncia la propria candidatura come successore di quest’ultimo, mentre Hojo punta a conquistare la carica più alta tra le organizzazioni criminali. Oltre che dai profondi legami d’interesse tra i rispettivi ambienti, i due uomini sembrano accomunati da un particolare fervore… Ha inizio la storia della loro scalata al potere!
19 gennaio

Dino Bauk, I SOGNATORI DI LUBIANA, Bottega Errante 2021
Una biblioteca senza tetto, dove una misteriosa bibliotecaria conduce un giovane soldato attraverso passaggi segreti; un uomo d’affari che si nasconde in una valigia inseguito da una folla di operai inferociti; un divorziato solitario che raccoglie una bizzarra autostoppista, solo per essere attirato da lei in una foresta sconosciuta. Al suo esordio, Dino Bauk scrive un romanzo originale, forte, capace di inventare una lingua narrativa multiforme. Senza dimenticare la lezione della grande letteratura. “I sognatori di Lubiana scardinano i confini della memoria a ritmo di rock. Improvvisano amori complicati, assistono all’irrompere di arcane avventure nella loro quotidianità. Mentre il Potere fa rullare i tamburi di guerra per mettere fine a una moribonda Jugoslavia” (Alessandro Mezzena Lona)
20 gennaio

Betty Bouthoul, IL VECCHIO DELLA MONTAGNA, Adelphi 2022
Viaggio nella mente spietata e visionaria di Hasan-i Sabbah, Il Vecchio della Montagna narra la leggenda nera del fondatore e primo gran maestro dell’Ordine degli Assassini (alla lettera «consumatori di hashish» secondo una controversa ma fortunata etimologia). Sullo sfondo delle dispute politiche e religiose tra Persia e Siria dell’XI secolo, un giovane indecifrabile, mosso da un’ambizione sfrenata e da una fede cieca nell’alto destino che lo attende, conquista l’inaccessibile fortezza di Alamut, fonda la setta dei Nizariti e la volge in uno strumento di morte al servizio dei propri scopi misteriosi. Sotto i pugnali dei suoi sicari – antesignani della figura oggi tristemente nota dell’assassino-suicida – cadranno visir e sultani da un capo all’altro dell’Impero selgiuchide, nonché il re crociato di Gerusalemme. Ma qual era il segreto del Vecchio della Montagna? Come giunse a disporre delle innumerevoli vite di uomini a lui devoti fino alla morte? Con il fascino di una predicazione che assicurava agli accoliti i piaceri eterni del paradiso? Con l’uso sapiente dell’hashish, grazie al quale si diceva che inducesse nei suoi Assassini l’euforia necessaria per compiere gli omicidi da lui ordinati? Con il carisma che emanava dalla sua personalità ascetica e dall’efferatezza dei suoi piani? Con la ferrea gerarchia iniziatica della società segreta cui diede vita, imitata in seguito da molte altre, a cominciare dai Templari? Forse, come intuì Nietzsche, la cifra del suo potere consisteva nella promessa di una illimitata libertà dello spirito, una promessa racchiusa nelle ultime parole di Hasan morente: «Nulla è vero, tutto è permesso».
21 gennaio

Aoi Ikebe, DOBUGAWA. LA SUPERFICIE DELL’ACQUA, Bao Publishing 2022
Un manga prezioso, delicato, dalle fragranze inebrianti, in cui i sapori dell’infanzia si mescolano a echi romantici di cucina francese.
Continua la proposta di titoli della mangaka Aoi Ikebe all’interno della collana Aiken, il manga secondo BAO. Dopo il grande successo di Princess Maison, l’autrice conferma la propria poetica attraverso il racconto di una donna anziana che non vuole lasciare il quartiere in cui ha vissuto da una vita e che ora è costretta ad abbandonare a causa dell’inquinamento.
22 gennaio

Daniele Novara, MANUTENZIONE DEI TASTI DOLENTI. COME RICONOSCERLI E GESTIRLI PER STARE BENE CON SE STESSI E GLI ALTRI, Rizzoli 2022
A tutti noi è successo almeno una volta di avere dei comportamenti inadeguati, delle reazioni improprie scatenate da una frase o un commento all’apparenza banali e che invece, improvvisamente, risvegliano emozioni negative, di rabbia, di vergogna, di frustrazione. Sono i “tasti dolenti”, condensati emotivi e psicologici strettamente collegati ai vissuti della nostra infanzia, esperienze dolorose che possono riemergere andando a influenzare negativamente le relazioni con noi stessi e gli altri. Tutti abbiamo delle fragilità, dei “nervi scoperti”, ma imparare a gestirli è possibile. In queste pagine, Daniele Novara, mettendoci a disposizione la sua lunga esperienza nella gestione dei conflitti, ci insegna a riconoscere i nostri tasti dolenti e a capire come governarli nei diversi ambiti della vita: in famiglia, con i figli, nei rapporti di coppia, sul lavoro, con gli amici. Un libro che ci accompagna passo dopo passo alla scoperta delle nostre risorse interiori, una guida per imparare a muoverci nelle situazioni conflittuali con competenza invece che con disagio o paura. Con le giuste strategie cambiare è possibile e, come spiega l’autore, “possiamo creare una benefica manutenzione dei tasti dolenti e liberare nuovi spazi per noi stessi e gli altri”.