I LIBRI DELLA SETTIMANA

24 aprile

Donatella Rettore, DADAUFFA. MEMORIE AGITATE, Rizzoli 2022
Un’autobiografia unica da leggere e rileggere tutta d’un fiato.
“È sicuro che questa vita, per come la conosciamo, finirà. Mi piace credere che la Rettore sia stata un puntino di colore nel grigio, uno spillo che ha bucato vecchie idee sottovuoto. È in un giorno qualunque, un giorno di una normalità quasi miracolosa, che ho pensato intensamente alla morte. Prima no. Ero troppo impegnata a saltare gli ostacoli. Non mi sono mai sentita meglio, per questo mi è venuta voglia di fare un’immersione nell’oceano esistenziale.” Ed è così, in questo giorno qualunque, che Donatella, Dada, Rettore, donna dalle infinite anime e incarnazioni sul palco e giù dal palco, si ritrova a pensare alla morte e quindi alla vita. Riavvolgendo il nastro dal principio, dall’infanzia castigata – con la mamma Teresita, attrice goldoniana, che rifiuta la sua passione per le canzonette e la manda in collegio dalle suore Dorotee – agli esordi con la Nuova Compagnia di Canto Popolare; dal primo Sanremo al trionfo internazionale con Lailolà; dai brani di denuncia sociale a Splendido splendente, Kobra, Lamette, canzoni e rappresentazioni che hanno costruito un immaginario inimitabile; dalle collaborazioni con Elton John, gli incontri con David Bowie e George Michael, a tutti i grandi successi che l’hanno portata a vendere quasi 30 milioni di dischi in tutto il mondo. Il modo che ha Rettore di approcciarsi al tema – alla vita e quindi alla morte – è dissacrante, beffardo, poetico, profondo, circondata com’è dagli oggetti che hanno segnato la sua esistenza e che adesso, come il bagaglio di un faraone, innescano ricordi e memorie ora felici ora più buie, ora ineludibili ora sorprendenti. Spiccano una specchiera (“ha delle macchie color ruggine, quando ti ci guardi sembri avere degli ematomi in viso, ma io ci sono affezionata perché qui si è riflesso ogni giorno il viso di mia madre”), il diario di prigionia di un commilitone del padre Sergio, un bastone da pastore, regalo di Lucio Dalla con il consiglio «Mena, ragassa!». Dada Uffa è un collage, un mosaico, un domino.
25 aprile

Daniel Pennac, CAPOLINEA MALAUSSÈNE, Feltrinelli 2023
La serie dei Malaussène: sette romanzi, oltre 5 milioni di copie vendute, più di 400 edizioni. La grande attesa è finita. La famiglia più amata di Parigi sta per tornare.
Il grande finale, esilarante e apocalittico.
 
La mano di Nonnino si posa sulla testa del ragazzo. “Niente panico, eh? I Malaussène son roba facile. Loro, almeno, sappiamo dove stanno.”
Kebir ha un attimo di esitazione prima di chiedere: “Ci vado da solo?”.
Nonnino gli concede il suo sorriso bonario. “No, piccolo, non preoccuparti, ti do tre uomini.”
Kebir sente il freddo dell’anello. “Vai tranquillo,” mormora Nonnino. “Quando sei sul posto, poi, ti concentri bene. La cosa importante è il risultato. Li beccate, recuperate la Schoeltzer, e poi…” Nonnino gli ha afferrato l’orecchio. “E poi finisci di far pulizia.” Una pausa. “Li elimini. Tutti e tre. Anche la ragazzina.” Gli tira piano il lobo. “Perché un testimone, Kebir mio, testimonia.”
26 aprile

Chris Ware, BUILDING STORIES, Coconino Press 2022
Un graphic novel in 14 albi di diverso formato, leggibili in qualsiasi ordine e racchiusi in un’elegante scatola. La storia narrata da Chris Ware, commovente e tragicomica, è quella della vita di un’anonima giovane donna americana e degli altri abitanti di un palazzo di Chicago, tra gioie e dolori, successi e fallimenti.
Capolavoro letterario, meraviglia visiva e oggetto editoriale senza eguali, arriva finalmente in Italia il leggendario fumetto di Chris Ware. Con la traduzione di Francesco Pacifico. Con Building Stories Ware ha creato una costruzione narrativa paragonata per ricchezza narrativa e valore poetico all’Ulisse di James Joyce. Salutato da scrittori e artisti come il vertice del graphic novel, oggetto di centinaia di studi accademici, Building stories racconta il quotidiano con il respiro della grande letteratura, mentre fa esplodere i confini della grafica e del fumetto. La vita di una donna, i suoi desideri, le sue perdite dall’infanzia fino all’età adulta. Chris Ware segue la sua protagonista senza nome tessendo una tela di relazioni con persone e luoghi strabiliante per complessità e nitore. Tutto è connesso, e il lettore è invitato a costruire i suoi percorsi in questa operamondo che non ha inizio né fine eppure si presenta perfettamente compiuta. Romanzo di formazione al contempo intimo e corale, dà voce non solo agli esseri umani, ma anche alle mura delle loro case, i personaggi delle loro fantasie alle infinite diramazioni della memoria. Unico anche nel formato, Building stories si presenta come una grande scatola illustrata che contiene 14 pezzi tra libri, albi, poster, opuscoli, strisce… tutto concorre a formare il più imponente, profondo edificio narrativo della storia del fumetto.
27 aprile

Nada Malanima, MATERIALE DOMESTICO. UN’AUTOBIOGRAFIA 2019-1969, Atlantide 2019
Materiale domestico ripercorre a ritroso cinquanta anni di musica, di passioni e di incontri, seguendo la tenace ricerca del proprio destino di una ragazza che odiava cantare e che voleva solo essere, davvero, se stessa. Per la prima volta Nada Malanima racconta la propria storia e lo fa intrecciandola strettamente al suo straordinario percorso artistico, che l’ha vista debuttare ancora adolescente per arrivare a essere considerata unanimemente tra le autrici più originali del nostro tempo.
Dal trionfo degli esordi all’incontro fondamentale con Piero Ciampi, livornese e ribelle come lei, alla stagione delle sperimentazioni e delle incomprensioni, al teatro con Giulio Bosetti e Dario Fo, fino al nuovo, clamoroso successo degli anni ottanta e all’ennesima inaspettata rinascita nel nuovo millennio, questo memoir narra una vita fatta di tante vite: una “storia d’amore alla rovescia”, intensa, a tratti comica e disperata, e sempre, assolutamente, profondamente vera.
28 aprile

Amélie Nothomb, IL LIBRO DELLE SORELLE, Voland 2023
Un romanzo che scava nel rapporto tra genitori e figlie, mostrando quanto l’indifferenza sia il sentimento più devastante.
Nora e Florent vivono un idillio perpetuo. Spinti dagli amici e dalle convenzioni sociali, decidono di avere dei figli. Tristane, la primogenita, nasce nel giro di poco tempo, ma nulla cambia: Florent ha occhi solo per Nora, che lo ricambia. La bimba, dotata e brillante, impara a essere discreta e soffre nel non trovare un posto nella coppia fin troppo affiatata formata dai genitori. La sua solitudine finisce con la nascita della sorellina Lætitia. A prima vista le due bambine provano un trasporto forte e incondizionato l’una per l’altra, con il tempo il loro rapporto esclusivo e infallibile diventa uno scudo contro l’indifferenza dei genitori…
29 aprile

Paola Mastrocola, LA MEMORIA DEL CIELO, Rizzoli 2023
Nel suo libro più intimo, Paola Mastrocola ci consegna la storia di un’infanzia particolare, e di un’Italia che non c’è più. E ci racconta il tentativo di mettere ordine nella confusione della memoria, allineando oggetti e ricordi un po’ veri e un po’ inventati. Com’è l’infanzia per tutti noi: un romanzo che non finiamo di raccontarci.
Un uomo, che abbandona il suo Abruzzo di pastori per studiare, sale al Nord con il sogno di entrare alla Fiat. Una donna, che ha vissuto un’infanzia buia e fa la sarta da quando aveva undici anni, non riesce ad avere figli. Due pianeti all’apparenza lontanissimi s’incontrano, nella Torino degli anni Cinquanta. E poi Donata, la figlia inattesa, che scende dal “mondo della luna” con l’idea di proteggere la madre e renderla felice. Il difficile rapporto tra Nord e Sud, il contrasto tra l’universo sfavillante delle signore che vengono a misurare i vestiti e quello modesto della propria famiglia, il sogno di una casa di proprietà, i parenti contadini, la prima amica: ogni cosa è filtrata dallo sguardo tormentato di Donata. Una bambina che si vergogna del suo mondo, anche di quel padre sempre affettuoso e allegro; per lei è il nemico che costringe la moglie a sacrifici e rinunce. È tutto sbagliato, ai suoi occhi, e sbagliata è lei per prima: timida, inadeguata, attratta da un destino che chissà se avrà la forza di portarla via. Ma quanto c’è di vero in quel che Donata crede di ricordare? Quanto sa della propria famiglia? Scavare nella vita della bambina che è stata diventa il modo più ardito, e struggente, di misurarsi con i ricordi. Che ci tradiscono esattamente come noi tradiamo loro.
30 aprile

Giorgio De SIlva, L’ARCHITETTURA NEL CINEMA, Lindau 2022
Un film è un’opera composta da diversi elementi. Dalla sceneggiatura alle scenografie, dai costumi alle musiche, è lungo l’elenco di ciò che concorre alla nascita di una pellicola. Per dare vita alla storia che si vuole raccontare, è spesso di fondamentale importanza la scelta di una particolare ambientazione. Per questo volume, l’architetto e cinefilo Giorgio de Silva ha selezionato più di ottanta pellicole, presentandole dal punto di vista degli edifici che vi compaiono e dei luoghi in cui si muovono i personaggi. L’impatto visivo di numerosi film di ieri e di oggi si fonda sulla presenza di strutture iconiche, in grado di rappresentare l’essenza visiva della vicenda raccontata. Luoghi caratteristici, originali, unici, che evocano nello spettatore sentimenti e sensazioni indimenticabili e rendono immediatamente riconoscibile l’opera in cui compaiono. Oltre ad analizzare le architetture presenti in capolavori della storia del cinema come Metropolis, 2001: Odissea nello spazio, Blade Runner, Arancia Meccanica e Matrix, l’autore riserva la sua attenzione anche a film meno noti, come Non si sevizia un paperino, Koyaanisqatsi e Architecture of Infinity. Registi del calibro di Kubrick, De Palma, Antonioni e Riefenstahl dialogano con i più grandi architetti della storia: Le Corbusier, Mies van der Rohe, Wright e molti altri. Prefazione di Riccardo Bedrone.