I LIBRI DELLA SETTIMANA

27 marzo

Dan Saladino, MANGIARE FINO ALL’ESTINZIONE. I CIBI PIÚ RARI DEL MONDO E PERCHÉ DOBBIAMO SALVARLI, Einaudi 2023
Saladino mostra come il mondo sia giunto a un punto critico: il futuro del nostro pianeta dipende dalla difesa della biodiversità genetica, prima che sia troppo tardi.
Dalle piccole pere rosse dell’Inghilterra occidentale alla carne fermentata tipica delle isole Fær Øer; dai pistacchi della Siria all’ostrica piatta della Danimarca; dalle mele di Sievers in Kazakistan al pollo nero di Yeonsan, in Corea del Sud: questi sono solo alcuni fra le migliaia di cibi nel mondo che oggi rischiano di scomparire per sempre. In questo libro accattivante Dan Saladino racconta i suoi viaggi attraverso il globo per scoprire le storie di questi rari alimenti. Ha incontrato contadini pionieristici, scienziati, cuochi, produttori di cibo e comunità indigene: tutte persone che tentano di preservare la tradizione gastronomica lottando per un cambiamento nelle azioni che la riguardano. L’intera storia umana è connessa a vicende come queste, dalle prime grandi migrazioni fino alla crisi odierna dei rifugiati. Ma Mangiare fino all’estinzione intende fare molto di piú che preservare il passato.
28 marzo

Roberta Tosi, ARTISTI VISIONARI. VIAGGIO AI CONFINI DELLA’RTE E DELLA PAROLA, Odoya 2022
Piero della Francesca, Michelangelo, Parmigianino, Tintoretto, Caravaggio, Piranesi, Friedrich e poi Munch, Cézanne, Morandi, Burri, Kiefer, Samorì… un fil rouge attraversa questi artisti in quel sentire dell’arte che sfugge a qualsiasi classificazione di tempo, spazio e luogo. Il loro sguardo visionario è un fuoco che arde nell’incontro col mondo e tutta l’opera diventa così una zattera dove i naufraghi si spingono alla ricerca di un approdo per la vita, riapparendo e ricreandosi ogni volta in universi possibili. La loro espressività artistica da sempre stupisce e scuote, scardina le prospettive per crearne di nuove, interroga l’esistenza e ne ascolta il sussurro, l’invocazione o il grido. In un viaggio a sua volta visionario e arrischiato, il racconto di questi artisti, tratteggiati in un itinerario libero, è un invito a cogliere quella misteriosa luce che apre alle vertigini dell’arte. Ma quando le parole non bastano più, come diceva Rilke, solo un’altra espressività artistica può dar voce all’invisibile che si cela nell’evidenza visibile. L’incontro con le opere si svela allora nella poesia e nella prosa di Davide Rondoni, uno dei maggiori poeti contemporanei, nella «speranza di un ritorno che non lasci più uguali». Interventi in poesia di Davide Rondoni.
29 marzo

Bryan Talbot, LA STORIA DEL TOPO CATTIVO, Tunuè 2023
Premio Eisener nel 1996, vincitore dell’UK Comic Book Award for Best New Publication e del Don Thompson Award for Best Limited Series ritorna in libreria il graphic novel di Brian Talbot. Libro di drammatica attualità racconta la storia di Helen Potter vittima di abusi sessuali da parte del padre.
La storia di Helen cattura il lettore fino a renderlo partecipe del percorso di crescita della giovane dopo gli abusi paterni e l’indifferenza materna. Helen inizia a vagare per Londra con l’unica compagnia di un topolino, che richiama i racconti di Beatrix Potter, creatrice di Peter Coniglio, fino a scappare lontano, il più lontano possibile per non rimanere a contatto con nessuno, ma lì proprio in mezzo al nulla la sua vita potrà riprendere, ma non prima di avere affrontato il padre, che ha abusato di lei. Prefazione di Neil Gaiman. Postfazione di Jennifer Guerra.
30 marzo

Goldie Goldbloom, MADRE, Playground 2023
Surie Eckstein è una cinquantasettenne, madre di dieci figli, che vive a New York, membro della comunità chassidica di Williamsburg (quartiere di Brooklyn), che rifiuta il mondo secolarizzato per condurre la stessa vita che si conduceva un tempo nei gruppi di ebrei ortodossi dell’Europa orientale. I seguaci dello chassidismo si vestono con abiti tradizionali, parlano esclusivamente in yiddish e non hanno televisori, cellulari o computer nelle loro case private. Gli uomini studiano la parola di Dio e le donne allevano famiglie numerosissime. Nella sua vita, scandita dalle attività domestiche, dalle feste e dai riti tradizionali, Surie scopre, ed è uno shock, di essere di nuovo incinta a un’età nella quale la comunità le chiede di essere nonna e non madre, un’età nella quale il sesso è negato e considerato innaturale. Temendo le conseguenze familiari e sociali di quella gravidanza “inappropriata”, Surie la nasconde sia al marito che ai figli. Scopre così la forza devastante del segreto, la stessa forza che doveva aver conosciuto suo figlio Lipa, allontanatosi dalla comunità perché gay. La gravidanza diventa così l’occasione anche per riflettere su quella vicenda tragica, spingendo Surie a opporre alla rigidità delle regole della comunità le ragioni “del cuore”, e restituendo così al ruolo, e ai sentimenti, di madre un tratto libertario.
31 marzo

Andreea Simionel, MALE A EST, Italo Svevo 2022
Andreea Pavel vive in Romania con la madre e la sorella. Il padre, invece, è emigrato a Torino per lavoro. Questa distanza riempie la vita delle tre donne, le cui giornate trascorrono al ritmo dell’assenza, dei messaggi da inviare, delle telefonate da fare, delle parole che si devono dire per mantenere il legame. Intanto a Andreea l’Italia arriva attraverso piccole istantanee, come una pubblicità: i programmi televisivi, i giocattoli, i pacchi che spedisce il padre. Fino a quando la famiglia non decide di trasferirsi a Torino, e quell’idea che si era fatta diventa una realtà molto più complessa. Male a est è un romanzo sulle conseguenze emotive dell’emigrazione, il racconto di una Romania difficile che però protegge e di un’Italia che accoglie ma devasta. Andreea Simionel manipola l’italiano, lo reinterpreta partendo dalla sua posizione di scrittrice non madrelingua: la sua è una voce nuova, ibrida e destabilizzante.
1 aprile

Burhan Sönmez, PIETRA E OMBRA, Nottetempo 2022
In “Pietra e ombra” Burhan Sönmez costruisce abilmente un mosaico narrativo le cui tessere, disseminate nel tempo, si incastrano man mano intorno al centro del racconto, la storia dell’intagliatore di lapidi Avdo Usta, che inanella attorno a sé la catena dei destini incrociati di molte altre vite: quelle della donna amata, dell’Uomo dai Sette Nomi, del Marinaio Biondo, della cantante di Istanbul, della giovane Reyhan scampata alla persecuzione politica, del sottotenente che scrive il suo diario nelle trincee di una guerra fratricida… Esistenze che si intrecciano in modi spesso segreti con quella di Avdo, fatta di pietra e ombra: le pietre che intaglia nel cimitero di Istanbul, i contrafforti rocciosi della città in cui è nato, i marmi bizantini e ottomani che si mescolano nelle rovine della storia turca; e l’ombra dell’albero di Giuda sotto il quale è seppellita la donna che ha segnato il suo destino, l’ombra delle notti percorse dal canto della civetta, l’ombra del tempo che proietta fantasmi sul passato e sul futuro, in attesa di sciogliere i nodi che legano sottotraccia le cose e le persone, i momenti e i luoghi, le morti e le nascite, dipanando il filo nascosto nella trama del racconto.
2 aprile

Jeff Lemire, Andrea Sorrentino, PRIMORDIAL, Bao Publishing 2022
Jeff Lemire e Andrea Sorrentino sono un team creativo affiatato e capace di rendere memorabili anche le storie più semplici e lineari. Ma questa non è una storia semplice: è la storia degli animali che sovietici e americani mandarono nello spazio tra il 1957 e il 1959, dandoli per morti. Solo che Laika, Able e Baker non morirono: furono presi. E sono vivi, e intenzionati a tornare a casa. E una persona, una donna che faceva parte del programma spaziale sovietico, ha passato la vita a trasmettere un segnale nella speranza che fosse captato. Avete presente quelle storie di cani che aspettano per anni il ritorno dei loro umani? Ecco. Questa è la storia, scritta benissimo e disegnata ancora meglio, di un’umana che non ha mai smesso di credere che la sua cagnolina sarebbe tornata.