I LIBRI DELLA SETTIMANA

29 agosto

Lello Arena, C’ERA UNA VOLTA. LA FIABA UN PO’ STORTA DI UN INCONTRO INCREDIBILE, Rizzoli 2021
La storia narrata in questo libro, come tutte le fiabe più belle, si è svolta in un passato ormai lontano e ha un che di misterioso. Lello Arena ha atteso tanto tempo prima di raccontare la grande esperienza di vita e arte che ha condiviso con Massimo Troisi, perché temeva di fare la fine di quelli che sono stati rapiti dagli alieni: non riescono a spiegarsi e vengono presi per matti. Ma ora, ad anni di distanza, i suoi ricordi si sono cristallizzati in un quadro che non è “tutta la verità su Massimo”, ma semplicemente la “versione di Lello” su un’avventura formidabile, con un pizzico di magia. Ci volle certamente lo zampino di qualche creatura soprannaturale per farli incontrare da ragazzini – Massimo di San Giorgio a Cremano e Lello, cittadino di Napoli – e perché a loro si aggregassero gli amici indispensabili, Alfredo e Gaetano. E fu allora che, come in un gioco infantile (“Facciamo che eravamo…”), si accese la scintilla dei dialoghi surreali, della finzione che diventa realtà. Da giocare a recitare, da vivere a improvvisare scenette, il passo era breve e solo da lì poté scaturire la comicità tanto irresistibile quanto ineffabile della Smorfia. Poi le loro vicende si infittirono come nelle fiabe, con gli ingredienti indispensabili dell’amore e delle gelosie, con la sirena tentatrice del successo mediatico (prova insidiosa per chiunque), con incontri prodigiosi – da Pippo Baudo a Renzo Arbore – e con un cuore, quello di Massimo, che faceva tic tac come una sveglia rumorosa. Ma, in tutta questa bufera, magicamente sopravviveva la complicità irripetibile fra Lello e Massimo che, nata nei giochi da ragazzi, illuminò i tre capolavori cinematografici interpretati insieme. Una realtà più bella della fantasia. Tanto che Lello Arena, pur avendo toccato con mano e visto con i propri occhi tutto ciò che racconta, talvolta si ritrova a pensare: «Di tanto in tanto, ho persino la sensazione che non sia mai successo. Che sia frutto di un sogno o di un’allucinazione prodotta dall’indigeribilità oggettiva della parmigiana di melanzane, nella versione assassina inventata da mia madre».
30 agosto

Sally Rooney, DOVE SEI, MONDO BELLO, Einaudi 2022
In un bar di un paesino irlandese sulle coste dell’Atlantico una giovane donna aspetta un uomo che ancora non conosce. Lei si chiama Alice e di mestiere scrive romanzi. «E ci fai dei soldi, giusto?» le chiede lui, il suo Tinder date, poco piú tardi. Si chiama Felix e con la letteratura non ha niente a che fare; per vivere sposta merci in un magazzino gelido. Il loro primo incontro è un completo flop, eppure Alice, reduce da un crollo psicologico, lo invita ad accompagnarla nel suo prossimo tour promozionale a Roma. Dei soldi Felix non dovrà preoccuparsi, ci penserà lei, con i proventi di un lavoro che giudica «moralmente e politicamente inutile», il solo che voglia fare. Frattanto a Dublino la sua amica Eileen, come lei ventinovenne, per pochi spiccioli sistema la punteggiatura di articoli non suoi per una rivista letteraria su cui un tempo ha pubblicato un unico pezzo degno di nota, e per il resto scorre le pagine social dell’uomo che l’ha lasciata e cerca di rimettere insieme i cocci di ambizioni e speranze dimezzate mentre, ai margini del suo scontento, Simon, un consulente politico bellissimo e cristianamente promiscuo, chiede di essere guardato. Con Alice Eileen condivide la sensazione che «ci troviamo nell’ultima stanza illuminata prima delle tenebre, testimoni di qualcosa». Le vivide mail che le due donne si scambiano affrontano i temi della contemporaneità minacciata, dal contrasto fra la società dei consumi e la miseria della moltitudine al crollo della civiltà nella tarda Età del bronzo, dalla perdita del senso del bello con l’avvento della plastica agli effetti corrosivi della fama sulla cultura. Ma, mescolato all’armamentario pubblico dell’impianto intellettuale millennial, si fa strada proditoriamente, quasi felicemente, l’urgenza del privato desiderio. «Ecco che nel bel mezzo di tutto, con il mondo messo com’è, l’umanità sull’orlo dell’estinzione, io mi ritrovo qui a scriverti un’altra mail a proposito di sesso e amicizia. C’è altro per cui valga la pena vivere?» domanda Alice. Ci sono i corpi, in questa dimensione, ci sono il dissacrante, anti-cliché Felix, e l’accogliente, inarrivabile Simon, c’è perfino l’illusione di una comunione vivifica che sappia sciogliere i solipsismi. «E di cosa parlano, i tuoi libri?» vuole sapere Felix da Alice al loro primo incontro. «Oh, non so, disse lei. Delle persone».
31 agosto

Sarah Smarsh, UNA FOIRZA DELLA NATURA. DOLLY PARTON E LE DONNE DELLE SUE CANZONI, Black Coffee 2022
La musica country al femminile è da sempre la colonna sonora nella vita delle donne povere d’America, che vi sentono rappresentate le loro debolezze – lavori sottopagati, uomini violenti, isolamento – ma anche cantata a gran voce la loro forza nonostante le avversità. Tra queste fiere cantautrici Dolly Parton occupa un posto di rilievo, e non soltanto musicalmente: emancipatasi a sua volta da una vita difficile nel Tennessee rurale, ha conosciuto il successo facendosi largo in un’industria dominata dagli uomini. Sarah Smarsh queste storie le conosce bene: al pari di Dolly Parton, anche le donne con cui è cresciuta, e soprattutto la nonna, Betty, hanno sempre fatto fronte con orgoglio alle difficoltà della vita. E dopo “Heartland”, il memoir in cui ricostruisce le vicende di queste generazioni di matriarche, torna a scrivere per mostrarci quanto siano state determinanti la vita e l’opera di Dolly Parton per il progresso sociale americano dagli anni Sessanta ad oggi. Unendo l’analisi giornalistica al tributo accorato, “Una forza della natura” è la dovuta celebrazione di Dolly Parton, leggendaria icona culturale e femminista.
1 settembre

Josh Ritter, UNA GRANDE, GLORIOSA SFORTUNA, NNE 2022
Weldon Applegate è un vecchietto irascibile di novantanove anni, ultimo di una famiglia di leggendari boscaioli. Dal letto di morte, su cui giace per mano di Joe Mouffreau, il suo nemico di sempre, Weldon racconta il suo passato eroico e burrascoso nella piccola città di Cordelia, Idaho. Rimasto orfano a tredici anni, ha ricevuto in eredità il Terreno Perduto, un lotto di foresta selvaggio e incontaminato, così impervio da essere diventato la conquista più ambita di ogni taglialegna. Quel pezzo di bosco rappresenta la memoria dei suoi antenati e Weldon è deciso a difenderlo, anche a costo di rinunciare all’amore, da Linden Laughlin, che vuole sfruttarlo per i suoi interessi. Inizia così un’epica lotta per il Terreno Perduto, dove non sono solo due uomini ad affrontarsi, ma due opposte visioni della natura e della giustizia. Una grande, gloriosa sfortuna è una ballata che brilla di humour e di malinconia. Josh Ritter racconta un’America fatta di superstizioni e violenza, di coraggio e fiducia, dove si celano i fantasmi di un mondo che sta per estinguersi, ma anche il segreto che trasforma le storie in leggende.
2 settembre

Violet Ramis Stiel, HAROLD RAMIS. MIO PADRE, L’ACCHIAPPAFANTASMA, Sagoma 2022
La figlia del leggendario Harold Ramis ci regala questo resoconto esilarante e commovente della vita, del lavoro e dell’eredità artistica di suo padre. La maggior parte di noi conosce Harold Ramis come l’attore, lo scrittore o il regista che ha infuso il calore e l’umorismo in classici della comicità come Animal House, Palla da golf, Ghostbusters, National Lampoon’s Vacation e Ricomincio da capo. Per Violet era anche e soprattutto un padre, un confidente e un amico straordinario. In “Harold Ramis, mio padre l’acchiappafantasmi”, Violet offre al lettore uno sguardo sincero e acuto sull’uomo che ha contribuito a rifondare la moderna commedia americana. Dalle sue umili radici a Chicago all’ascesa verso la celebrità, questa biografia offre un ritratto completo non solo della sua carriera, ma illustra la sua filosofia personale sulla vita, sull’amore e sul cinema, oltre a raccontare una relazione padre-figlia tutt’altro che convenzionale. Violet firma un libro di memorie decisamente insolito di uno dei nomi più importanti e dei volti più amati del cinema comico a stelle e strisce. Prefazione di Seth Rogen.
3 settembre

Diane Johnson, LORNA MOTT TORNA A CASA, Blu Atlantide 2022
Quando Lorna Mott Dumas, una storica dell’arte americana di mezza età, decide di abbandonare il grazioso villaggio francese nel quale ha vissuto per quasi vent’anni con il suo secondo marito, il cimitero del paese frana, rivoltando le tombe di quelli che vi erano seppelliti e gettando su di lei un presagio di ciò che la aspetta tornando a casa. Lorna infatti è diretta a San Francisco per riprendere in mano la propria vita e allontanarsi così dai tradimenti del marito, l’affascinante Armand-Loup Dumas, tornare a essere la brillante conferenziera di un tempo e sentirsi di nuovo apprezzata come vorrebbe. Ma l’America che trova è diversa da quella che aveva lasciato, inoltre la carriera di Lorna come studiosa è a un punto morto e i tre figli vivono situazioni complicate a cui lei non sa come fare fronte. L’unica speranza potrebbe essere proprio nel primo marito e padre dei suoi figli, Randall Mott, un cinico dermatologo che ha sposato in seconde nozze una ricca imprenditrice della Silicon Valley con la quale ha avuto l’angelica e diafana Gilda, angustiata però da problemi di salute e da una imprevista e pericolosa gravidanza… Su questa famiglia allargata che ruota attorno alla figura di Lorna si distende una commedia dagli esiti bizzarri e paradossali, che racconta come il posto che chiamiamo casa non sia un luogo fisico, ma quanto ci fa avvicinare a noi stessi e a ciò che abbiamo davvero a cuore. Opera magistrale di una grande “outsider” della letteratura americana, Lorna Mott torna a casa è un romanzo irresistibile ed elegantemente crudele sui costumi odierni e sul tempo che passa sopra ogni cosa.
4 settembre

Lorenzo Sartorio, LOMBARDIA INSOLITA E MISTERIOSA. 35 VIAGGI TRA I LUOGHI PIÙ INCONSUETI DELLA REGIONE, Edizioni del Capricorno 2021
In quale edificio lombardo sono riuniti (caso più unico che raro) una Danza macabra, un Trionfo della morte e un Incontro tra i tre vivi e i tre morti, bizzarrie iconografiche sul tema della caducità umana legate a varie tradizioni europee? E che cosa si cela dietro l’inspiegabile allineamento definito la «Stonehenge del Bresciano»? Qual è l’origine dei misteriosi «massi avelli» del triangolo lariano? Quali presenze sembrano infestare castelli e antiche dimore in molte province lombarde, dall’Oltrepò Pavese al Mantovano, dal Lodigiano al Cremonese, e quali sono le storie che hanno indotto la fantasia popolare a tramandarne le leggende nei secoli? O ancora: qual è il significato delle «scacchiere» che ricorrono all’esterno e all’interno della basilica di Sant’Ambrogio? Questi e molti altri «misteri» popolano le pagine del libro che avete tra le mani. Perché, dietro il suo apparente pragmatismo, la Lombardia è punteggiata da villaggi utopistici, città fantasma, cattedrali dalle mille leggende, personaggi visionari o eccentrici, scienziati geniali, santi, artisti e condottieri, per i quali le vicende storiche s’intrecciano a episodi leggendari. Chi pensa di conoscere tutto della storia, dell’architettura e dell’arte lombarde rimarrà dunque sorpreso dalla ricchezza di questa guida. 35 luoghi da non perdere. Per ognuno: descrizione, informazioni per la visita, un apparato iconografico realizzato ad hoc. Un volume per partire alla scoperta della Lombardia più insolita e misteriosa.