I libri della settimana

03 maggio

Giuliano Gambino, GUIDA AI CINECOMICS: DALLA PAGINA ALLO SCHERMO, NPE 2020
Negli ultimi anni parlando di cinema si finisce inevitabilmente a discutere di fumetti. L’industria dell’intrattenimento audiovisivo si affida infatti sempre più a storie già narrate attraverso disegni e balloons, e lo fa dando vita a produzioni di alto livello che più di una volta hanno infranto record su record al botteghino mondiale. Non c’è da meravigliarsi quindi che un film come Avengers: Endgame (2019) abbia ottenuto il maggiore incasso nella storia del cinema. Quel che molti però tendono a dimenticare, deviati anche da un utilizzo spesso errato di un termine di riferimento come cinecomic, è che, sebbene il mondo dei supereroi stia alimentando continuamente quello del cinema, la nona arte abbia ispirato tanti altri titoli che niente hanno a che vedere con mantelli e calzamaglie.
Con l’obiettivo di dare il giusto valore e significato al termine cinecomic, nato dalla contrazione delle parole cinema e comics ma troppe volte abusato e snaturato venendo applicato per descrivere film che di fumettistico presentano ben poco se non alcune suggestioni, nasce così questo volume interamente dedicato ai lungometraggi ispirati all’universo fumetto, sia esso quello dei comic book, delle graphic novel, dei manga, delle strip, della bandee dessinée ecc..
In tutto il mondo si è sfruttato il successo di queste opere, con molti paesi che hanno dato letteralmente vita ai propri capolavori a fumetti, e nel corso di quasi 100 anni di attività, l’industria audiovisiva ha realizzato più di 2000 corto, medio o lungometraggi la cui storia ricalca o è in parte ispirata ad un racconto a fumetti, sia esso one-shot o seriale. Da questi sono così state estratte oltre 400 schede raccolte in ordine cronologico che, in una sorta di percorso, raccontano l’evoluzione del rapporto tra fumetto e cinema, partendo dai primi esperimenti con i serial per il grande schermo fino ad arrivare alle ultime proposte realizzate dalle più moderne piattaforme streaming. Tutto ciò che è stato possibile visionare in lingua italiana e che deriva dal medium fumetto è stato raccolto in questa guida.
Certo c’è spazio per famosi supereroi come i grandi campioni della Marvel e della DC Comics, ma anche per tante commedie, drammi, racconti d’avventura, storie horror e tanto altro, a dimostrazione che le storie a fumetti, rese sempre più famose dal boom cinematografico degli ultimi anni, sono ben radicate nella settima arte sin dagli inizi della stessa, condividendo la passione per il genere.
Locandine, dettagli tecnici, trame, analisi, curiosità e tavole di confronto accompagneranno il lettore nella scoperta di tantissimi film, siano essi belli o brutti, largamente noti o mai sentiti prima.
04 maggio

Megha Majumdar, UN INCENDIO, Frassinelli 2021
Jivan è una ragazza indiana degli slum, povera ma ben decisa a migliorare il proprio stato. Fa la commessa in un negozio e si è appena comprata un cellulare, dove impara a comunicare con il mondo. Ed è proprio su Facebook che Jivan pubblica un commento al vetriolo contro il governo. C’è stato un atto terroristico, alla stazione di Kolabagan, un gesto vile che ha ucciso col fuoco decine di persone – povere – e la polizia non ha mosso un dito per catturare gli assassini. Passano solo pochi giorni prima che quella stessa polizia irrompa all’alba nella casa dove Jivan vive con i vecchi genitori, la ammanetti e la porti in prigione. L’accusa? Deve essere stata lei l’attentatrice: basta leggere le sue parole provocatorie sui social. Basta vedere dove vive. Basta controllare i suoi like, che arrivano da altri facinorosi come lei. Nonostante la paura, nonostante si renda conto di non avere alcun santo in paradiso, Jivan sa di essere innocente ed è convinta di poter contare sulla verità e sugli amici per uscire dalla prigione. Ma i suoi amici sceglieranno di testimoniare per lei o cederanno alle lusinghe del potere, che offre loro tutto quello che hanno sempre desiderato?
05 maggio

Lulu Miller, I PESCI NON ESISTONO, Add 2020
«Che senso ha la vita?» chiede una bambina di sette anni al padre scienziato.
«Nessuno» risponde lui, poco incline al dialogo.
Quel «nessuno» ha lasciato molte tracce in Lulu Miller (ideatrice e conduttrice di Invisibilia, uno dei podcast di divulgazione scientifica più amati dagli americani) e per anni quella frase le ha complicato la vita tanto che, per trovare una risposta diversa, ha cercato aiuto nei libri. Ed è allora che si è imbattuta in un gigante della scienza: David Starr Jordan.
 
Starr Jordan (1851-1931), americano, è stato uno dei più importanti tassonomisti del mondo, uomo che ha scoperto migliaia di pesci; li ha cercati, catalogati e collocati nel grande albero della vita. Neppure quando nel 1906 un terremoto ha spazzato via la sua intera collezione di esemplari sotto vetro, Starr Jordan si è perso d’animo e ha smesso di lavorare al suo obiettivo di dare ordine al mondo dei pesci.
 
Ma non sempre le cose sono come appaiono e, poco alla volta, la figura del gigante della scienza si sgretola davanti agli occhi attoniti dell’autrice: desiderosa di conoscere tutto di quell’uomo dalle sue ricerche spuntano scandali, un omicidio di cui il grand’uomo potrebbe essersi macchiato ma, soprattutto, il coinvolgimento di Starr Jordan nella creazione della teoria eugenetica che negli Stati Uniti ha portato alla prigione e alla sterilizzazione forzata di migliaia di individui ritenuti “inadatti” alla vita.
 
Pagina dopo pagina I pesci non esistono passa da biografia a giallo, da omaggio alla scienza allo stupore per la crudeltà umana, da memoir a indagine, per approdare infine alla spiegazione del titolo, I pesci non esistono, dimostrando ai lettori come la natura si sia magistralmente vendicata di uno scienziato che credeva di poterla dominare.
https://www.addeditore.it/wp-content/uploads/2019/12/Tuttolibri_5122020_La_gang_del_pensiero.pdf
06 maggio

Andrea Ferreri, SUGLI SPALTI: IN VIAGGIO NEGLI STADI DEL MONDO. STORIE DI SPORT, POPOLI E RIBELLI, Meltemi 2021
Se unissimo i fedeli delle tre principali religioni monoteiste, probabilmente non raggiungeremmo il numero delle persone che seguono assiduamente il calcio. Ecco perché il calcio non è solo un gioco e gli stadi non sono solo dei campi sportivi. Essi sono lo specchio della realtà in cui sorgono, il termometro culturale della società che li popola e riflettono il contesto storico, sociale e antropologico cui appartengono.
Sugli spalti raccoglie venticinque storie che, a partire da uno stadio di calcio e spesso debordando dal suo perimetro, raccontano, oltre lo sport, dei popoli e delle vicissitudini che animano questo ambiente. Come se ogni stadio fosse la pagina di un libro che custodisce una memoria umana fatta di epopee, non solo sportive, che si conservano nell’immaginario collettivo.
 
https://www.rivistaundici.com/2021/04/01/sugli-spalti-libro-intervista-ferreri/
07 maggio

Maz Pezzali, MAX 90. La mia storia: i miti e le emozioni di un decennio fighissimo, Sperling & Kupfer 2021
Erano i primi anni 90 quando gli 883 si fecero conoscere da milioni di giovani con canzoni destinate a entrare nella storia della musica italiana. In quei brani c’erano la vita di provincia, i ragazzi senza cellulare (perché era roba da manager in giacca e cravatta) che per darsi un appuntamento si incontravano al bar e la dome­nica ascoltavano le partite alla radio; c’erano i gruppi di amici in giro con un «deca» in tasca e la certezza che la serata si sarebbe conclusa con un nulla di fatto; c’erano il sogno ameri­cano e la nebbia di Pavia, la radio a 1.000 watt e i pomeriggi d’inverno trascorsi in sala giochi. C’erano le immagini vivide di un decennio che Max Pezzali ha saputo consegnare come nessun altro, fino a renderle mitiche. In questo libro, Max ha selezionato oggetti (alcuni ormai spariti), espressioni, icone presenti nelle canzoni del suo repertorio e li ha disposti in fila – proprio come le tracce di un album – per raccontare gli anni 90, una generazione e il suo immaginario. In quegli anni, cosa rappresentava la maglietta nera citata in Non me la menare? Che cosa voleva dire scrivere lunghe lettere d’amore come si canta in Come mai, o «trafficare» con i VHS e le riviste a luci rosse, come fanno i protagonisti di Cumuli? E molto, moltissimo altro ancora, in una carrellata di aneddoti e racconti personali capaci di dare forma a una singolare e divertentissima «au­tobiografia» per temi e di consegnarci lo spirito di un decennio indimentica­bile. Sempre con i brani degli 883 e di Max a scandire le tappe di questo viaggio straordinario.
08 maggio

Pauline Klein, LA FIGURANTE, Carbonio 2021
Nel dissesto di un’infanzia parigina con una madre single bella e apparentemente tollerante, Camille sceglie di vivere a lato della propria vita. Lei, la figurante, cerca se stessa tra incontri e amori, tra amici ed echi di una solitudine schiva ma trepidante. Comprende che la sua vita è ancora una pagina bianca.
Va a New York, lavora malpagata presso una galleria d’arte e si iscrive a uno SmartSex, un sito che fornisce servizi erotici telefonici a pagamento. La miseria sessuale di quegli uomini, i loro fantasmi, paradossalmente la eccitano e per reazione inizia a chattare sul forum “per brave ragazze” Auféminin.com dove si fa passare per un uomo, “uno sporcaccione voglioso”.
Il suo è uno sguardo arguto nel penetrare sia l’ambiguità che il coinvolgimento, sia l’erotismo che l’amore, sia la verità che tutte le finzioni che la circondano.
Così la storia che Pauline Klein ci racconta assume i contorni di un apologo universale e assolutamente contemporaneo.
Avere il diritto di entrare attraverso porte proibite, penetrare in luoghi stranieri, essere legittimata a vivere e a dormire con lo sconosciuto che mi trovavo di fronte, non ascoltare il brusìo del mondo, ma solo il mio.
 
Piuttosto che abbaiare chi ero… io la mia natura l’avrei sussurrata.
09 maggio

Marco Marzano, LA CASTA DEI CASTI. I PRETI, IL SESSO E L’AMORE, Bompiani 2021
Perché la Chiesa cattolica difende il voto di castità per i preti e come affronta la delicata questione dell’affettività per gli appartenenti al clero? In che modo gli anni di seminario trasformano in modo decisivo il rapporto con la sessualità dei futuri preti? A queste domande cerca di rispondere Marco Marzano in questo saggio documentato attraverso l’analisi rigorosa della letteratura scientifica e soprattutto attraverso decine di interviste in profondità a preti e persone che hanno lasciato il sacerdozio. ll quadro che emerge è uno spaccato della vita intima di un ceto sacerdotale formato sin dai seminari dall’istituzione a cui appartiene a nascondere una parte dell’esistenza invece che a viverla pienamente e serenamente. Dalle parole raccolte in anni di lavoro sul campo emergono storie personali di dolore, tormento, solitudine ma anche un sistema di bugie e segreti che produce drammatiche conseguenze per gli stessi sacerdoti e per l’intera comunità cristiana.