I libri della settimana
31 maggio
Joanna Russ, VIETATO SCRIVERE. .COME SOFFOCARE LA SCRITTURA DELLE DONNE, Enciclopedia delle donne 2021
Emily Dickinson non aveva soldi: doveva chiedere al padre i francobolli o il denaro per i libri. Sylvia Plath si alzava alle cinque del mattino per scrivere. In “Una stanza tutta per sé”, Virginia Woolf racconta che “Villette” (Charlotte Brontë), “Emma” (Jane Austen), “Cime tempestose” (Emily Brontë) e “Middlemarch” (George Eliot), «quegli ottimi romanzi», sono stati scritti da donne «talmente povere che non si potevano permettere di comprare più di due o tre risme di carta alla volta». Joanna Russ smaschera in questo agile testo alcune delle tecniche più subdole e pervicaci messe in atto per impedire che le donne (come altri gruppi discriminati) possano scrivere ed essere riconosciute come artiste. Prospettando un ribaltamento di paradigma potenzialmente rivoluzionario, non solo in letteratura.
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01 giugno
Mélissa Da Costa, I QUADERNI BOTANICI DI MADAME LUCIE, Rizzoli 2021
Fuori è l’estate luminosa e insopportabile di luglio quando Amande Luzin, trent’anni, entra per la prima volta nella casa che ha affittato nelle campagne francesi dell’Auvergne. Ad accoglierla, come una benedizione, trova finestre sbarrate, buio, silenzio; un rifugio. È qui, lontano da tutti, che ha deciso di nascondersi dopo la morte improvvisa di suo marito e della bambina che portava in grembo. Fuori è l’estate ma Amande non la guarda, non apre mai le imposte. Non vuole più, nella sua vita, l’interferenza della luce. Finché, in uno di quei giorni tutti uguali, ovattati e spenti, trova alcuni strani appunti lasciati lì dalla vecchia proprietaria, Madame Lucie: su agende e calendari, scritte in una bella grafia tonda, ci sono semplici e dettagliate indicazioni per la cura del giardino, una specie di lunario fatto in casa. La terra è lì, appena oltre la porta, abbandonata e incolta. Amande è una giovane donna di città, che non ha mai indossato un paio di stivali di gomma, eppure suo malgrado si trova a cedere; interra il primo seme, vedrà spuntare un germoglio: nella palude del suo dolore, una piccola, fragrante, promessa di futuro.
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02 giugno
Sally Bayley. LA RAGAZZA CON LA COLOMBA, Edizioni Clichy 2021
In una casetta in riva al mare nella provincia inglese, Sally cresce con la madre, la nonna e tanti fratellini. Un giorno dell’estate 1976, uno di loro, lasciato in giardino accanto alle rose, sparisce all’improvviso. Dopo quell’episodio terribile, la mamma di Sally «andrà a dormire» per molto tempo, e niente sarà più lo stesso. A casa loro si trasferisce la carismatica Zia Di, e iniziano a verificarsi fatti sempre più misteriosi, impossibili da comprendere per la mente di una bambina: chi sono le persone dai vestiti colorati, che cantano e pregano? Cosa è successo al piccolo David e alla donna chiamata «Povera Sue»? Per fuggire da una situazione tanto dura e inquietante, Sally si rifugia in un mondo fatto di libri e letture, costruendosi una realtà alternativa. Al suo fianco compaiono i protagonisti dei grandi classici della letteratura, da Miss Marple, a Jane Eyre, a David Copperfield, che prendono vita e diventano per lei punti di riferimento, amici, membri di una famiglia alternativa che le permette di resistere e superare i momenti più difficili. Sally Bayley ripercorre la sua infanzia in una famiglia disfunzionale in un memoir trascinante e commovente dallo stile unico, fornendo al contempo un’intensa testimonianza del potere trasformativo e salvifico della lettura e dell’immaginazione.
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03 giugno
Antonello Lopizzo, PINGUINI TATTICI NUCLEARI. L’AMORE E LE ALTRE COSE INVENTATE DAI COMUNISTI, Arcana 2021
I Pinguini Tattici Nucleari sono senza dubbio una delle realtà più promettenti della musica italiana. Partiti dalla provincia di Bergamo, hanno conquistato un posto da protagonisti nell’indie nostrano e, dopo la fortunata partecipazione al 70º Festival di Sanremo, anche nella musica pop nazionale. In questo libro scopriamo l’avventura di una band fresca e originale, dal nome stravagante ispirato a una birra artigianale dall’alta gradazione alcolica. Guidato dal frontman Riccardo Zanotti, il gruppo ha fin qui dimostrato con quattro album e mille concerti di saper fare ridere, piangere e riflettere attraverso testi e musiche mai banali. Ascoltando con attenzione quanto si nasconde dietro l’ironia delle loro canzoni, troveremo una visione del mondo matura e complessa, nonostante la giovane età dei musicisti. L’amore, la politica, l’attualità, il mondo della musica, qualunque tematica può trasformarsi in un gioco fatto di intrecci, battute e azzeccate citazioni dal cinema, dalla storia o dalle serie tv. Con il loro cantautorato moderno, i Pinguini rappresentano un esempio perfetto dell’evoluzione degli artisti indipendenti negli anni Duemila, attraverso il passaggio dalla “Gioventù Brucata” a una carriera adulta da vivere “Fuori dall’Hype”.
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04 giugno
Lily King, SCRITTORI E AMANTI, Fazi 2021
Casey è una ragazza di trent’anni che ha fatto un patto con se stessa: non pensare ai soldi e al sesso, almeno al mattino. Appassionata di letteratura e aspirante scrittrice, si è indebitata pesantemente per pagarsi gli studi e ora si ritrova a vivere in una piccola stanza ammuffita e a lavorare come cameriera. Rimane però aggrappata al sogno che quasi tutti i suoi vecchi amici hanno ormai abbandonato e, con ostinata determinazione, ogni mattina scrive. Di recente ha perso la madre, con la quale aveva un rapporto di confidenza profonda e che rappresentava, sebbene vivesse dall’altra parte del paese, la sua unica ancora affettiva. E infine, gli uomini: reduce dall’ennesima relazione fallita in maniera inspiegabile, girovagando per librerie e happening letterari, Casey incontra due scrittori che cambieranno le cose. Da una parte c’è Silas, giovane poeta gentile e sognatore spiantato quanto lei, dall’altra Oscar, maturo padre di famiglia, autore affermato prigioniero del proprio talento…
Con un tocco leggero ed elegante, Lily King ha dato vita a un personaggio indimenticabile, che rappresenta una generazione e uno stato d’animo: quello di chi cerca il proprio posto nel mondo. Accolto negli Stati Uniti con grandissimo calore, Scrittori e amanti ha messo d’accordo pubblico e critica: sostenuto da un ritmo travolgente e punteggiato di un umorismo fine, è un romanzo di rara intensità in cui ciascun lettore sarà in grado di rintracciare una parte della propria esperienza.
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05 giugno Elisa Ruotolo, QUEL LUOGO A ME PROIBITO, Feltrinelli 2021 In un Meridione a tratti ancora arcaico, una ragazza prova a crescere nonostante un ambiente familiare soffocante, dove ogni gesto e ogni parola vengono spietatamente misurati sul giudizio sociale; dove la gioia, il desiderio, la conoscenza di sé e del proprio corpo sono luoghi proibiti. Leggere QUEL LUOGO A ME PROIBITO è come aprire un vecchio album di foto e scoperchiare un formicaio di ricordi. La protagonista lo dice infatti da subito: non nasciamo nudi ma avvolti dalle vite di quelli che ci hanno generato e sono vissuti prima di noi. Quindi uno sguardo al passato, a una famiglia ossessionata dalla vergogna e dal finire sulla bocca degli altri ma anche poco generosa soprattutto verso i propri figli e un presente dove tentare di sfuggire a un destino predefinito che può avere anche il fascino languido del rifugio. La voce narrante troverà a più di quarant’anni in un incontro fortuito un appiglio per uscire dalla morsa in cui sono imprigionate le sue decisioni ma anche il suo corpo ma non sarà facile neppure aprirsi e affrontare i rischi della libertà. Il romanzo di Elisa Ruotolo sa raccontare il piccolo mondo antico e insieme il condizionamento che la protagonita subisce e che le impedisce di prendere consapevolezza del suo corpo e dei suoi desideri: ”Ma al mondo non si sta composti, si sta vivi: questo avevano sempre evitato di dirmelo”. A causa di un’educazione così castrante, che incombe come una catastrofe sulle vite delle giovani donne raccontate nel racconto, accade che la protagonista vive sempre con il freno a mano tirato e, al contrario, l’amica Nicla si butta nell’esistenza a tutta velocità, rischiando di finire in un uguale burrone di infelicità. Sono tanti i sentimenti e i pensieri che nascono da questo romanzo insieme timido e spudorato dove si parla di amore, sesso, scelte, luoghi, fughe, libri, educazione, colpe, eredità morali e non solo fisiche. Una voce autentica e letteraria dove la scrittura raffinata e preziosa amplifica ancora di più i dissidi e le contraddizioni vissute dalla protagonista. |
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06 giugno
Luigi Garlando, L’AMORE AI TEMPI DI PABLITO, Rizzoli
Venticinque anni dopo quella mitica estate dell’82, Cisco fa un lungo viaggio per portare un regalo al Vecio, Enzo Bearzot, il c.t. che compie ottant’anni. Incontrarlo, per lui, vuol dire evocare il ricordo della più bella notte d’amore della sua vita. Clara Cortázar, con il gonnellino da tennis: ripensarci è una vertigine. Mentre la squadra che ora è leggenda – «Zoff, Gentile, Cabrini…» –, allora fischiata e criticata, compiva il miracolo del Mundial ’82, Cisco era lì, facchino nel loro hotel-ritiro. E anche lui, a diciassette anni, doveva compiere il miracolo. Lui come Pablito, pallido, sotto peso, bruttino, umile, contro un nemico impossibile: il fidanzato di Clara, figlio del presidente della comunità galiziana, con il sorriso di Cabrini e le spalle di Collovati. Tuttavia Cisco, proprio come Pablito, aveva una forza segreta ed esplosiva dentro di sé. E non fu un caso se, fra lui e Rossi, scattò un’intesa, come una tacita complicità nello spronarsi a vicenda per inseguire il sogno impossibile e tramutarlo in realtà.Il Mondiale dell’82 è un momento emblematico della nostra Storia recente, non solo calcistica. Con il suo sorriso gentile, e la prodigiosa capacità di fare gol sbucando dal nulla, Paolo Rossi – figlio di un operaio che lo seguiva in tv dalla fabbrica – regalò all’Italia una gioia incommensurabile, fu un’epifania dopo gli anni di Piombo. Quell’avventura, i dietro le quinte, le personalità dei protagonisti, i rapporti fra ragazzi normali che, quasi senza rendersene conto, stavano diventando eroi sono raccontati in questo romanzo da Luigi Garlando con emozione, ritmo e penetrazione psicologica. E poi, sopra tutto, si eleva il ricordo di Pablito, il campione che ci ha lasciato troppo presto
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