I LIBRI DELLA SETTIMANA

5 settembre

Riccardo Tammaro, Roberto Visigalli, ANTICHI BORGHI DELLA PERIFERIA MILANESE, Quattro 2015
La città di Milano si è sviluppata tra aggregazioni di comuni che sorgevano ai suoi confini amministrativi; ciò ha portato all’inglobamento di numerosi borghi che tutt’oggi però non solo mantengono il loro nome ma conservano anche le preziose testimonianze storico-artistiche e memorie del passato.
Questo libro ricostruisce un imponente apparato iconografico proprio per scoprire l’enorme patrimonio che questi borghi ci tramandano ancora oggi.
6 settembre

ARABPOP. RIVISTA DI ARTI E LETTERATURE ARABE CONTEMPORANEE (2022). VOL. 2: FUTURO.
Da cupe distopie a folli utopismi, da futuri fantascientifici o metaforiche ricostruzioni a pratiche concrete di emancipazione dalle eredità del passato, il secondo numero di Arabpop, Futuro, racconta come l’arte e la cultura arabe articolano la tensione tra realtà apocalittiche e desiderio per il futuro attraverso nuove narrazioni in grado di trascinare l’umanità oltre un presente soffocante e alienante. Conflitti, pandemie e crisi ambientale sono solo alcuni degli elementi che costringono a fare i conti con la prospettiva di un collasso globale, aggravato nella regione araba da contesti politici precari, repressione e disuguaglianze. Pensare al futuro può però creare uno spazio di evasione e di emancipazione dal presente, in cui tracciare possibilità alternative e immaginare nuove forme di vita in comune.
7 settembre

Federica De Paolis, LE DISTRAZIONI, Harper Collins 2022
Viola, come ogni giorno, ha portato Elia ai giardinetti del quartiere. Da quando ha avuto l’incidente, poco meno di due anni prima, tutto le è faticoso, quasi insopportabile. Così come sono insopportabili i continui ritardi di Paolo. Per questo, quando lo vede arrivare da lontano, Viola non aspetta neanche che entri nel parco e se ne va. Ma proprio in quel momento lui è raggiunto da una telefonata, deve tornare in ufficio, un impianto di cui è responsabile ha preso fuoco. Elia, che ha solo diciotto mesi, resta solo. Abbandonato al suo destino. In una porzione di Roma grigia e desolata come una landa. Prima che la coppia si accorga che è scomparso passano secondi, minuti. Poi, la consapevolezza. Dov’è Elia? Si è solo allontanato? Qualcuno lo ha preso? Chi può essere stato? C’entrano i Rom del campo vicino? O riguarda il lavoro di Paolo, che da avvocato ha a che fare con persone influenti e corrotte? Oppure potrebbe averlo trovato Dora, l’inseparabile amica di Viola, che Paolo non sopporta? Dopo la vittoria del Premio DeA Planeta, Federica De Paolis torna mettendo in luce tutto il suo talento. Come in un romanzo di Donna Tartt, Le distrazioni compone una sinfonia di sentimenti e generi: indaga nella vita di una coppia, scandaglia le relazioni famigliari, rovescia la realtà, mentre il tempo inesorabile scorre. Federica De Paolis si conferma unica nel raccontare il lato oscuro della normalità, i silenzi, le omissioni, le piccole menzogne e le verità impronunciabili. E, dando corpo a una delle paure più atroci di un genitore, regala ai lettori un romanzo esplosivo e intensissimo, fino allo straordinario, inatteso, finale.
8 settembre

Thomas Owen, CERIMONIALE NOTTURNO, Agenzia Alcatraz 2021
Considerato uno dei suoi lavori maggiormente rappresentativi, “Cerimoniale notturno” è forse il libro di Thomas Owen che riesce più di ogni altro a turbare il lettore. Questa raccolta di diciassette racconti non è infatti una semplice antologia, ma una vera e propria opera a sé stante, che muovendosi implacabile tra inquietudini, brividi e un umorismo nero e sottile indaga le pieghe più inconfessabili di un animo umano torturato, sgomento, alla deriva. Grazie a un’indubbia maestria nell’arte dell’insolito, un senso acuto della narrazione e una suspense vertiginosa, l’immaginazione viene sedotta e provocata, tenendo il lettore col fiato sospeso sino alla fine, impedendogli di fatto ogni via di fuga. «Owen», dice Jean Ray, «arriva alla paura come scendendo un dolce declivio, prendendo sottobraccio il lettore per una passeggiata innocente, con lo scopo perverso di lasciarlo da solo una volta arrivati di fronte all’imprevisto, al dubbio, all’incertezza».
9 settembre
Davide Rigiani, IL TULLIO E L’EOLAO PIÙ STRANISSIMO DI TUTTO IL CANTON TICINO, Minimum Fax 2022
I Ghiringhelli sono una strampalata famiglia italosvizzera che abita nel Canton Ticino, in una casa piena di gatti che si chiamano come avverbi o congiunzioni. La signora Ghiringhelli è una donna imperturbabile e pragmatica che lavora nella sede luganese della Banca d’Elvezia, il signor Ghiringhelli è un poeta avanguardista che traduce in quartine guide e manuali d’istruzioni, la figlia grande è un’adolescente sempre imbronciata. E poi c’è il Tullio. Il Tullio fa la quinta elementare, ed è un bambino timido e silenzioso, che cerca di passare inosservato. Ma nella sua smisurata immaginazione vive e pulsa un’intera città popolata da supereroi, alieni, piante carnivore parlanti, Roger Federer, cavalieri medievali e tutto quello che può abitare la fantasia di un bambino di dieci anni. Il Tullio presta più attenzione a loro che ai maestri, ragion per cui a scuola va così così. Ma una sera trova un eolao, e se hai un eolao non puoi proprio passare inosservato. Tra superlativi iperbolici, girondi stornati e animali fantastici, sui sentieri dell’assurdo tracciati da Gianni Rodari, Pennac e Vonnegut, dai film di Wes Anderson o dai fumetti di Calvin & Hobbes, Rigiani ci ricorda che felice e sovversiva sarabanda possa essere la letteratura. Un gioco spericolato con la lingua, una trovata esilarante, la messa a soqquadro di quella metafora dell’ordine universale che è la Svizzera.
10 settembre

Avni Doshi, ZUCCHERO BRUCIATO, Nord 2022
Tara è sempre stata una ribelle, contro tutto e tutti. Costretta a un matrimonio di convenienza, è scappata di casa, si è presa diversi amanti, ha vissuto a lungo insieme con un guru e si è persino ridotta a fare la mendicante. In tutto ciò, sua figlia Antara, per lei, è sempre stata un peso, una valigia da portarsi appresso e poco più. Però il tempo della ribellione di Tara adesso è finito; ha quasi sessant’anni e l’Alzheimer la sta consumando, a poco a poco ma inesorabilmente: lascia il fornello acceso per tutta la notte, dimentica le incombenze quotidiane, si ostina a telefonare ad amici morti da tempo. E non ricorda più i piccoli e grandi gesti crudeli nei confronti della figlia, che sono invece marchiati a fuoco nella memoria di Antara. Eppure, nonostante tutto, Antara si sente in dovere di occuparsi di quella madre che non si è mai presa cura di lei. E così, mentre la convivenza forzata la induce a ripercorrere le pagine più dolorose del suo passato, cerca di sbrogliare la matassa di tradimenti, riconciliazioni e rotture, e di sciogliere una volta per tutte il nodo di quel legame che ha forgiato il suo cammino, ma che adesso rischia di soffocarla. Con una prosa lucida e affilata come la lama di un rasoio, Avni Doshi scava tra le pieghe di quel rapporto unico che lega una madre e una figlia, mettendone in luce la complessità e le contraddizioni, ma anche tutta la forza e l’amore che lo contraddistingue.
11 settembre

Tom Scioli, LA VERA VITA DEL RE DEI COMICS, Rizzoli Lizard 2022
I Fantastici Quattro, gli X-Men, Thor, l’Incredibile Hulk, Iron Man. sono solo alcuni dei personaggi nati dalla fantasia di Jack Kirby (1917-1994). Nonostante oggi sia universalmente riconosciuto come «The King of Comics», la vita di Kirby fu segnata da alcune delle pagine più brutali della Storia del Novecento (l’adolescenza durante la Grande depressione e la dura esperienza al fronte nella Seconda guerra mondiale) e da grandi difficoltà personali e professionali, prima fra tutte la lunga e sfibrante battaglia legale contro i suoi editori, Stan Lee in particolare, per rivendicare la paternità delle proprie creazioni. Kirby trascorse tutta la sua esistenza al tavolo da disegno, quasi avvolto nell’anonimato: solo negli ultimi anni il mondo del fumetto gli rese gli onori che meritava. Tom Scioli, allievo dello stile di Kirby e profondo conoscitore della vita privata e professionale del suo maestro, ci restituisce un ritratto complesso e sfumato di un autore che ha sempre celato dietro l’imponente semplicità del suo tratto una visione del mondo (e della vita) molto diversa dalla netta distinzione tra giusto e sbagliato che un tempo regolava il mondo dei supereroi.