I LIBRI DELLA SETTIMANA

 

07 giugno

Lee Durkee, LAST TAXI DRIVER, Black Coffe 2021
Questa è la cronaca di una lunga giornata nella vita di Lou Bishoff, tassista di mezz’età e appassionato di ufo che traghetta da una parte all’altra del Mississippi per lo più vite spezzate – spacciatori, alcolizzati, malati terminali e donne abusate – a bordo della sua Lincoln. Romanziere fallito da quando, dopo un esordio di successo, non è stato più in grado di reagire alla pagina bianca, le sorti di Lou non paiono sul punto di migliorare ora che l’incombere di Uber minaccia la sua professione e a casa lo attende nient’altro che una fidanzata letargica.
Con una scrittura intensamente ironica che evoca ora Bukowski, ora Denis Johnson, Durkee rende omaggio a un Paese in difficoltà e a un’intera industria sull’orlo del collasso. Tra una risata amara e del sano menefreghismo, è la rabbia il sentimento a emergere da queste pagine. Tutti la proviamo, è il messaggio di Lou. È il modo in cui reagiamo a fare la differenza.
08 giugno

Jane McGonigal, LA REALTA’ IN GIOCO: PERCHE’ I GIOCHI CI RENDONO MIGLIORI E COME POSSONO CAMBIARE IL MONDO, Apogeo Education/Maggioli 2021
Dove si trova, nel mondo reale, quella sensazione di essere davvero vivi, concentrati e impegnati, che si prova invece quando si gioca? Dove sta il senso di forza, di tensione eroica verso un obiettivo, di comunità?
C’è qualcosa che non va nella realtà.
Contrariamente agli ambienti virtuali progettati con cura, il mondo reale non ci motiva con altrettanta efficacia, non offre vere sfide, non è stato ideato per massimizzare il nostro potenziale o per renderci felici.
Che cosa succederebbe se usassimo tutto quello che sappiamo sulla progettazione di giochi per sistemare quello che non va nella realtà? Se cominciassimo a vivere le nostre vite reali da giocatori, conducessimo le nostre attività economiche e le nostre comunità come progettisti di giochi e pensassimo alla risoluzione dei problemi reali come teorici dei videogame?
Proposta sconcertante, forse, ma anche molto stimolante: l’autrice, tra i maggiori esperti mondiali di game design, argomenta e discute a fondo questa idea, fornendo al contempo una brillante introduzione allo studio teorico dei giochi: come funzionano, perché ci attirano così tanto e che cosa possono fare per noi nelle nostre vite reali.
In ultima istanza, le persone che comprendono come i giochi abbiano la forza e il potenziale sia di renderci felici, sia di modificare la realtà, saranno le persone che inventeranno il nostro futuro.
Quando avrete finito di leggere questo libro, voi sarete esperti di come funzionano i buoni giochi.
Armati di quella conoscenza, potrete fare delle scelte più oculate su quali giochi giocare e quando.
Cosa ancora più importante, sarete pronti per cominciare a inventare i vostri nuovi giochi.
Sarete preparati a creare realtà alternative potenti per voi e la vostra famiglia; per la vostra scuola, la vostra azienda, il vostro quartiere o qualsiasi altra comunità vi stia a cuore; per la vostra causa preferita, per un intero settore economico, e per un movimento del tutto nuovo.
Possiamo giocare a tutto quello che vogliamo.
Possiamo creare qualsiasi futuro possiamo immaginare.
09 giugno

Valeria Arnaldi, NICO, O DELL’INFELICITA’, Bizzarro 2018
Modella per Coco Chanel. Attrice per Federico Fellini. Voce, per un periodo, dei Velvet Underground. Musa di Andy Warhol. La sua «dea lunare». Poi, progenitrice del gothic rock. La «Garbo del Punk». Poetessa del buio. Tra droghe e alcol, sempre ai limiti dell’abisso, fino a scivolare nell’autodistruzione. Bionda, occhi chiari, lineamenti perfetti, Christa Päffgen, in arte Nico, è stata la femme fatale degli anni Sessanta e la “Sacerdotessa delle Tenebre” degli anni Settanta e Ottanta. Nata a Colonia, cresciuta tra le sue rovine, ha conquistato le passerelle parigine e poi la scena artistica newyorkese nel periodo del suo massimo fermento, diventando una delle protagoniste della Factory di Warhol. Amata da Alain Delon, Brian Jones, Lou Reed, Jim Morrison e molte altre icone del periodo, con la sua voce profonda, la sua immagine algida, la sua interpretazione inusitatamente “distaccata”, ha inventato un nuovo modo di fare e intendere il rock: decadente, notturno, inquietante. Stanca della sua bellezza e perfino del potere che le conferiva, Nico ha scelto di lasciarsi “cadere” dal podio su cui la fama l’aveva portata, per immergersi in un mondo di ombre, facendosi così eroina tragica. Il suo unico rimpianto? «Non essere nata uomo». Un viaggio nel suo mondo, tra arte ed emozioni, successi e fallimenti, per indagare le ragioni e la parabola del mito.
10 giugno

Lyall Watson, STORIA DEL VENTO, Odoya 2020
Il vento è aria in movimento.
Watson inizia con la più semplice delle definizioni per poi sfociare in una vertiginosa serie di spiegazioni, fatti, mini storie e contemplazioni cosmiche: come questo evento atmosferico porta la vita nel mondo distribuendo calore ed energia, influenzando i fenomeni meteorologici, favorendo la riproduzione delle piante e la migrazione di molti animali, modificando il paesaggio e agendo sui comportamenti dell’uomo.
Giunto alla quarta edizione negli Stati Uniti, Storia del vento è la prima analisi completa, esauriente e ampiamente informativa di tutti gli aspetti che caratterizzano uno dei più affascinanti elementi della natura, tanto più curioso in quanto privo di corporeità e di sostanza, ma indispensabile per la vita sul nostro pianeta.
Dopo aver esaminato la geografia e la fisiologia del vento, mostrando in quanti modi disparati questo soffio invisibile abbia formato qualcosa a partire dal nulla, l’autore si sofferma sulla storia: ci sono venti, ad esempio, famosi per aver cambiato l’esito di battaglie decisive… Intriganti e originali sono anche i capitoli dedicati alla mitologia, al folclore, alle credenze religiose, così come il percorso tra le opere d’arte e le pagine che vedono il vento quasi come una forza spirituale capace di farci riflettere più attentamente sui mutamenti radicali del clima e della società.
Chiudono il tutto un “Dizionario dei venti” e un’appendice con la mappa dei venti d’Italia.
11 giugno

Charles Yu, CHINATOWN INTERIORE, La nave di Teseo 2021
Cosa succede quando non sei il protagonista della tua vita ma una semplice comparsa? Willis Wu vive in un piccolo appartamento a Chinatown e tutti i giorni si reca al Tempio d’oro, un ristorante cinese adibito a set cinematografico dove viene girata la serie poliziesca Bianca e Nero. Ma Willis non è l’attore principale, le regole di Hollywood prevedono per lui, di origine asiatica, solo parti di contorno, dal fattorino delle consegne al cameriere. Willis lotta per farsi strada nella serie, il suo sogno è diventare il Fenomeno del kung fu, il ruolo più importante che un orientale possa interpretare, quello a cui tutti ambiscono. Ma è veramente così? È quello il massimo a cui può aspirare, nella serie come nella vita? Willis si troverà ad affrontare un mondo più grande e complesso di quello della Chinatown dov’è cresciuto, scoprirà le origini di quel luogo e le radici della sua famiglia fino a interrogarsi su cosa voglia dire veramente fare la comparsa in una vita che fatica ad accettarlo.
Charles Yu costruisce un romanzo che scorre tra serie TV e kung fu, ironico e sorprendente come un film di Tarantino, per raccontare la storia di un protagonista che vuole integrarsi in un mondo dalle regole spietate. Un romanzo sulla ricerca di se stessi oltre il ruolo che ci è stato imposto, divertente, feroce, commovente.
12 giugno

Ingrid Seyman, LA PICCOLA CONFORMISTA, Sellerio 2021
“La piccola conformista” è un romanzo quasi completamente affidato alla voce di un personaggio. Basta sfogliare qualche pagina, leggere le prime righe, ed eccola lì l’eroina della storia, Esther Dahan. Comica, senza freni inibitori, tagliente, forse indimenticabile. Esther è una bambina intimamente conservatrice, si autodefinisce «di destra» e si è trovata a crescere in una famiglia di sinistra negli anni Settanta a Marsiglia. Da irriducibile reazionaria sogna l’ordine, il rispetto delle regole, i «vestitini blu» delle brave ragazze cattoliche, desidera una vita inquadrata dalla normalità. In casa sua, a parte lei, tutti sono eccentrici, girano nudi, si lanciano piatti quando litigano, rifuggono regole e comportamenti conformisti, perbenisti, benpensanti. La madre, atea, anticapitalista e sessantottina, lavora come segretaria al municipio. Il padre è un ebreo francese nato in Algeria, ed esorcizza l’ansia di un prossimo olocausto stilando liste maniacali di compiti da svolgere. Si aggiungono poi un fratello minore iperattivo e i nonni paterni, che vivono nel ricordo nostalgico del glorioso passato nell’Algeria francese e trascorrono le giornate giocando alla roulette con i ceci, che serviranno poi a cucinare il cuscus domenicale. L’esistenza di Esther subisce una svolta quando i genitori, imprigionati nelle loro contraddizioni, decidono inspiegabilmente di mandarla in pasto al nemico, ossia in una scuola cattolica nel quartiere più borghese di tutta Marsiglia. Esther trova forse il suo paradiso personale, osserva e riflette sullo stile di vita dei genitori, dei nonni, delle compagne così diverse da lei, fin quando un segreto custodito a lungo metterà tutto in discussione. La comicità può raccontare anche gli aspetti più oscuri degli individui, l’ironia e la lucidità possono sondare il mistero della felicità e del dolore. In questo romanzo il desiderio di voler essere come tutti gli altri fa esplodere ogni logica parentale e ogni lessico familiare, e la quotidiana follia e normalità di una famiglia diventano lo strumento di un’appassionata ricerca di vita e di verità, con un sorriso a rischiarare il buio.
13 giugno

Graham Moore, GLI ULTIMI GIORNI DELLA NOTTE, Neri Pozza 2021
New York, 1888. Le poche lampade a gas che illuminano la strada hanno vita breve, poiché tra un po’ non ci sarà più alcuna differenza tra il mezzogiorno e la mezzanotte: la luce elettrica è il futuro, e l’uomo in grado di governarla non solo farà una fortuna inimmaginabile, ma otterrà il controllo su Wall Street, Washington, i giornali, le compagnie telegrafiche e milioni di apparecchi elettrici.
Al giovane avvocato Paul Cravath, appena uscito dalla Columbia Law School, viene affidato un caso che sembra impossibile da vincere: il suo cliente, George Westinghouse, l’inventore più abile in circolazione, è stato citato in giudizio da Thomas Edison, l’uomo dei miracoli, dei fulmini in barattoli di vetro, delle voci che corrono su cavi di rame, per una domanda da un miliardo di dollari: chi ha inventato la lampadina elettrica?
Alla base della contesa c’è il brevetto numero 223.898, soprannominato il «Brevetto della Lampadina», accordato a Thomas Edison nel 1880. Brevetto che George Westinghouse è accusato di aver violato.
I due inventori sono incredibilmente simili nella loro ostinazione, entrambi sicuri del proprio talento e sprezzanti verso quello dell’altro, e il compito che attende Paul non è di facile soluzione. Edison è inoltre un avversario astuto e pericoloso, con grandi risorse a sua disposizione: spie private, giornali e l’appoggio di J.P. Morgan, il re di Wall Street.
Che la carta vincente, per Paul, sia quella di rintracciare l’introvabile Nikola Tesla, il talentuoso ingegnere che con Edison ha avuto un terribile litigio, prima di essere cacciato dalla Edison General Electric Company?
Storia della spietata competizione tra i due più grandi inventori dell’era industriale, Thomas Edison e George Westinghouse, Gli ultimi giorni della notte è un avvincente romanzo sulla natura del genio, sul costo dell’ambizione e su una battaglia epica per cambiare le sorti del mondo.