Ecco i libri consigliati nella settimana del Santo Natale
21 DICEMBRE
Corrado Augias e Mauro Pesce, INCHIESTA SU GESU’. CHI ERA L’UOMO CHE CAMBIATO IL MONDO, Mondadori 2006
Su Gesù sono proliferate nei secoli molte leggende e alcune autentiche fiabe, segno della curiosità di sapere chi lui fosse veramente prima che il mantello della teologia lo coprisse, celandone allo sguardo la figura storica. Corrado Augias ha dialogato su questo tema con uno dei massimi biblisti italiani, Mauro Pesce, rivolgendogli quelle stesse domande che molti di noi, cristiani e non cristiani, si pongono: sul periodo storico nel quale Gesù visse, sulle sue parole, sulla sua vita, sulla sua morte, sui tanti testi che ne parlano. Ma anche su ciò che seguì la tragica giornata del Golgota, fino alla nascita di una religione che da lui prese il nome, anche se egli non ha mai detto di volerla fondare. Il profilo di Gesù che questa “inchiesta” ci restituisce è quello di un ebreo, ligio alla Legge di Mosè, amante del suo popolo e delle sue tradizioni, eppure aspramente critico verso gli aspetti che giudicava “superati” o “secondari”, e, soprattutto, portatore di un progetto di rinnovamento incentrato sul riscatto degli emarginati; una personalità complessa, mai svelata per intero nemmeno a chi gli era più vicino, una figura profondamente solitaria, coerente con i suoi principi fino alla morte in croce.
|
![]() |
22 DICEMBRE
John R.R. Tolkien, LETTERE A BABBO NATALE, Bompiani 2017
Se sei figlio di uno scrittore di romanzi fantasy, può capitare che un po’ di quella magia presente nei libri arrivi anche nella tua vita reale.
Ogni dicembre ai figli di J.R.R Tolkien arrivava una busta affrancata dal Polo Nord. All’interno, una lettera dalla calligrafia filiforme e uno splendido disegno colorato. Erano le lettere scritte da Babbo Natale, che narravano straordinari racconti della vita al Polo Nord: le renne che si sono liberate sparpagliando i regali dappertutto; l’Orso Bianco combinaguai che si è arrampicato sul palo del Polo Nord ed è caduto dal tetto direttamente nella sala da pranzo di Babbo Natale; la Luna rottasi in quattro pezzi e l’Uomo che ci abitava caduto nel retro del giardino; le guerre con le moleste orde di goblin che vivono nei sotterranei della casa! Dalla prima lettera scritta al figlio maggiore di Tolkien nel 1920 all’ultima, toccante, del 1943, per la figlia, questo libro raccoglie tutte quelle lettere e tutti quei disegni bellissimi in un’unica incantevole edizione.
Nell’articolo qui linkato alcune immagini del libro
|
![]() |
23 DICEMBRE
David Sedaris, CICLOPI, Mondadori 2003
“Sto cercando di cogliere il lato positivo della faccenda. Sono arrivato a New York tre settimane fa pieno di speranze, speranze che sono state subitop messe a dura prova. Nella mia immaginazione sarei passato direttamente dalla Penn Station agli studi della soap ‘Una vita da vivere’ dove avrei lasciato giù le valigie, mi sarei messo in ghingheri e me ne sarei andato fuori per un drink con le star del programma… …e invece eccomi qui che faccio domanda per fare l’elfo. Ma la cosa peggiore non è fare la richiesta: è la possibilità di non essere assunto , di non riuscire a trovare lavoro nemmeno come elfo. E’ a quel punto che uno capisce di aver davvero fallito”
David Sedaris umorista statunitense, star radiofonica dallo stile graffiante e irridente fece il suo debutto all’inizio degli anni Novanta quando lesse alla radio il racconto della sua esperienza come elfo natalizio nei grandi magazzini Macy’s di New York “I diari del Paese di Babbo Natale” una serie di scene esilaranti e corrosive che fotografavano impietosamente le icone sacre del mondo di oggi: il mito del Natale affogato nei consumi, il muto naufragio dei bambini, vittime inconsapevoli delI’insensatezza della festa, la surreale crudeltà dei rapporti di lavoro e di famiglia, il vuoto e la solitudine che la valanga scintillante dei regali non può nascondere. CICLOPI raccoglie questo racconto e altri scritti di Sedaris
P.S. Se l’ironia tagliente dell’autore vi piace tra le varie raccolte di racconti pubblicate vi segnaliamo anche “Holidays on Ice” che raccoglie altre quattro storie natalizie
|
![]() |
24 DICEMBRE
Zerocalcare, A BABBO MORTO. UNA STORIA DI NATALE, Bao Publishing 2020
Natale… i regali, il cenone, i parenti… ma ci avete mai pensato alle condizioni di lavoro dei folletti nella fabbrica di Babbo Natale? Zerocalcare sì, e vi racconta per la prima volta la scabrosa verità dietro al business della consegna dei regali. Bonus! Le anziane rider della Befana scioperano insieme ai minatori sardi (le cui miniere di carbone vengono chiuse perché nelle calze i bambini preferiscono trovare gli orsetti gommosi), per ottenere migliori condizioni di lavoro!
Un libro a metà tra favola (cinica) illustrata e fumetto, magistralmente colorato da Alberto Madrigal. Quando finirete di leggerlo vi ripeterete ad alta voce che Babbo Natale non esiste per sentirvi meno tristi!
A questo link potrete leggere un’anteprima delle prime pagine del libro
|
![]() |
25 DICEMBRE
Joseph Ratzinger – Benedetto XVI. GESU’ DI NAZARET, Rizzoli 2007
“Ho voluto fare il tentativo di presentare il Gesù dei Vangeli come il Gesù reale, come il “Gesù storico” in senso vero e proprio. Io sono convinto che questa figura è molto più logica e dal punto di vista storico anche più comprensibile delle ricostruzioni con le quali ci siamo dovuti confrontare negli ultimi decenni. Io ritengo che proprio questo Gesù – quello dei Vangeli – sia una figura storicamente sensata e convincente” (Benedetto XVI)
Il grande teologo ha iniziato a scrivere la sua opera su Gesù due anni prima d’essere eletto al conclave, nell’estate del 2003, come il compimento di decenni di studi e di ricerca personale, per cercare di restituire ai fedeli del XXI secolo una figura concreta e non più nebulosa e indefinita.
Il lavoro di approfondimento del papa emerito continuerà in altri due volumi “Gesù di Nazaret : dall’ingresso in Gerusalemme fino alla risurrezione” e “L’infanzia di Gesù”
|
![]() |
26 DICEMBRE
J.M. Coetzee, L’INFANZIA DI GESU’, Einaudi 2013
Un uomo e un bambino sbarcano in una città misteriosa, parlano una lingua che non è la loro e non ricordano nulla delle vite precedenti. L’unica cosa che l’uomo sa è che deve prendersi cura di questo bambino eccezionale – capriccioso, dolce, capace di guardare la realtà con occhi scandalosamente nuovi – e aiutarlo a ricongiungersi con la madre. L’infanzia di Gesú è il libro piú misterioso e affascinante del premio Nobel J. M. Coetzee. Eppure è anche il racconto piú semplice di tutti: quello dell’amore di un «padre» per un «figlio» che ha la grandezza e la forza di ridefinire il mondo.
Coetze ha continuato la storia di questo libro in altri due libri: “I giorni di scuola di Gesù” e “La morte di Gesù”.
Nel link qui sotto una riflessione sull’intera triologia
|
![]() |
27 DICEMBRE
Giancarlo Gaeta, IL GESU’ MODERNO, Einaudi 2009
La storia della ricerca moderna sulla vita di Gesú è stato il tentativo, di tempo in tempo rinnovato, di ridisegnarne l’immagine tradizionale per portare alla luce ciò che essa cela: l’uomo del proprio tempo, un personaggio marginale vissuto nella Palestina del primo secolo che osò credere in un rivolgimento prossimo dell’esistenza del proprio popolo ad opera di Dio stesso, ma che pagò con la vita il suo sogno. Su quell’evento, decisivo per la civiltà occidentale, storici, sociologi, teologi ed artisti oggi s’interrogano di nuovo, affollandosi intorno a una questione che quante piú risposte ragionevoli riceve, tanto piú sembra sottrarsi ad una comprensione effettiva.
Giancarlo Gaeta, docente di Storia del cristianesimo antico presso l’Università di Firenza cerca di fare il punto sulla questione
|
![]() |