I LIBRI DELLA SETTIMANA

16 maggio

Piersandro Pallavicini, NEL GIARDINO DELLE SCRITTRICI NUDE, Feltrinelli 2019

Un Piersandro Pallavicini al suo meglio prende di mira un ambiente a lui familiare: quello letterario, dei salotti, delle classifiche e dei premi. E ci regala un romanzo divertentissimo e crudele.
Una casa in centro a Milano con ampio giardino in cui le sue migliori amiche possano prendere il sole nude, una cuoca dallo stretto accento lombardo e una Jaguar XJ color “verdone”: questi i primi desideri che a sessant’anni Sara Brivio ha deciso di esaudire dopo aver inaspettatamente ereditato un paio di miliardi di euro dal padre. Scrittrice di scarsa fama, fino a due anni prima Sara viveva a Vigevano in un quartiere degradato, arrivava a stento a fine mese e suo marito l’aveva lasciata per un procace trentenne ivoriano. Poi l’eredità e la soddisfazione più grande: la creazione del premio Brivio. Centomila euro in palio e la ferma intenzione di ridicolizzare i soliti noti del jet set editoriale e far vincere, per una volta, gli eterni esclusi. La prima edizione le ha dato grande soddisfazione. Ora però si è candidato alla competizione letteraria Michele Castagnèr, in arte El Panteròn, scalatore di classifiche nonché l’uomo per cui tutte le signore della Vicenza bene spasimano. Sarebbe la vittima perfetta del premio, ma proprio El Panteròn sfodererà perseveranza e inventiva impreviste pur di scoprire chi si nasconda dietro la giuria del premio Brivio e provare a corromperlo con il proprio fascino da ruffiano. Ma le traversie di Sara non si limitano al premio Brivio: riuscirà a riallacciare i rapporti con la figlia che non le rivolge la parola da anni e nel contempo a evitare le minacce alla sua eredità?
17 maggio
Piersandro Pallavicini, LA CHIMICA DELLA BELLEZZA, Feltrinelli 2016

Che cos’è il senso della vita per uno scienziato? Si sorride, si ride. Poi arriva la risurrezione: nell’intelligenza del mondo. Una commedia sulla scienza o la scienza della commedia?
Massimo Galbiati, professore di chimica di una tranquilla università di provincia, e Virginio de Raitner, suo inossidabile ex collega ultracentenario, corrono verso la Svizzera a bordo di una vecchia Jaguar coupé, in compagnia di un bassotto fonofobico e mordace. Non è che si conoscano molto. Massimo è solitario, orgoglioso, non lecca i piedi a nessuno, tantomeno al vecchio professore, ed è stato uno dei migliori scienziati italiani nel campo della chimica che era d’avanguardia fino a dieci anni fa. Ma de Raitner lo ha convocato a sorpresa per farsi accompagnare a Locarno, verso un convegno avvolto nella più completa discrezione: e tu vuoi non andare? Vuoi non suscitare l’invidia feroce di tutto il dipartimento? Poi, quando il congresso inizia, Massimo scopre che è strapieno di premi Nobel e che gli speaker sono gli scienziati di grido di quella sua stessa vecchia, amata chimica ormai non più d’avanguardia. Una chimica sospinta da una scienza che sta scomparendo, quella della ricerca pura, guidata dalla bellezza della conoscenza, dalla meraviglia della scoperta. E il super-ottuagenario che c’entra? Ma è l’ospite d’onore! I privilegi e l’immenso potere di de Raitner, i Nobel riuniti in segreto, la chiamata di Massimo a fargli da accompagnatore: è tutto un mistero! Che si dipana sulle dolci acque del lago, in bilico tra la Grande Storia della chimica del Novecento e un’amicizia che nasce tra il professore che ha cinquant’anni e quello che ne ha più di cento.
18 maggio

Piersandro Pallavicini, ANIME AL NEON, Fernandel 2002
Negli otto racconti di “Anime al neon” i protagonisti indugiano sulla nuova soglia della maturità: soglia che si sta spostando da qualche parte tra i trentacinque e i quarant’anni. Da questo confine si girano indietro a gettare uno sguardo su una vita di cui vogliono tirare le somme. Sguardo che è senza rabbia e senza rinpianti ma carico di sgomento: questi quasi quarantenni scoprono solo ora che le tessere del loro immaginario pop, delle loro poco appagate fantasie sessuali, dei loro egoistici rapporti familiari non si compongono a formare un disegno. Non c’è più un’età adulta, sembrano voler dire questi racconti, non c’è svolta: bisognerà allora cercare una nuova consapevolezza e scoprire le carte del gioco proprio e altrui.
19 maggio

Piersandro Pallavicini, AFRICAN INFERNO, Feltrinelli 2009
Sandro. Da “cittadino modello e perfettamente integrato” a “straniero nel proprio paese”. L’amicizia fraterna con il giovane congolese Joyce ha messo in crisi il matrimonio di Sandro e ha innescato una ingovernabile spirale di eventi, che ha fatto di Sandro un escluso. “African Inferno” è la storia di questa esclusione. Sandro sperimenta sulla propria pelle il razzismo del padrone di casa, le inique leggi del mondo del lavoro, i pregiudizi che vedono in ogni uomo di pelle scura un possibile terrorista, il sospetto dei passanti, le battaglie per il riconoscimento dei più elementari diritti che regolano la civile convivenza. Ma sperimenta anche, come in uno specchio deformante, le incompatibilità culturali e i pregiudizi che gli immigrati africani nutrono verso di noi. Le avventure di Sandro nella gretta provincia padana assumono via via una cadenza da commedia e lasciano intravedere dietro l’oggettiva disparità drammatica un sorriso sagace, non conciliante ma leggero.
20 maggio

Piersandro Pallavicini, A BRACCIA APERTE, Edizioni Ambiente 2010
Samuel Badjang non è più africano e non sarà mai italiano. E nonostante questo, il dottor Bad è oggi un bravo e rispettato chirurgo ospedaliero, laureato in medicina a Milano. La sua vita da «bianco acquisito» procede senza strattoni sino all’incontro con Gaelle, la figlia mai conosciuta, camerunese come lui, anche lei arrivata in Italia per studiare ma in procinto di scivolare inesorabilmente verso la clandestinità. Lui si batterà per lei, per darle un lavoro, per trovarle una sistemazione, infilandosi nel ginepraio della burocrazia, delle leggine, delle circolari, delle mani rapaci di certo volontariato, della diffidenza e chiusura degli italiani, del rancore e dell’invidia degli altri immigrati. In un paese in cui solo l’ironia ti permette di dire che uno straniero è accolto a braccia aperte.
21 maggio

Piersandro Pallavicini, A LONDRA CON MIA FIGLIA (E HARRY STYLES), Edt 2017
C’è un padre garbato e sornione il cui cuore batte per il progressive rock anni ’70: è atterrato a Luton in cerca di vecchi vinili e ricordi di gioventù. C’è una figlia adolescente, dolce ma pungente, salita a Primrose Hill nella speranza di incontrare il suo idolo: Harry Syles, il più cool degli One Direction. Sono venuti per il rock. Sono venuti per il pop. Sono venuti per stare assieme. Di fronte a un full english breakfast.
22 maggio

MADRE NOSTRA CHE SARAI NEI CIELI, Feltrinelli 2002
Mario Provera, scapolo e poco più che trentenne, è architetto e titolare di uno studio milanese di successo. Ha un interesse fortissimo per le frange più perturbanti dell’arte contemporanea. Con lui, pochi amici altrettanto benestanti, eleganti e cinici, alla ricerca di tutto ciò che, nell’arte, è estrema testimonianza della modernità. Quando Provera conosce Relata Rèfero, artista sfacciata e parvenu con cui intreccia una relazione, sua madre si ammala di leucemia. Lei, in ospedale, gli apre squarci sul passato della sua famiglia, minando le sue certezze, il suo senso di benessere e di stabilità