I libri della settimana

31 maggio

Quentin Blake, L’ERBACCIA, Camelozampa
Età di lettura da 5 anni
La famiglia Dolciprati si ritrova all’improvviso in fondo a una voragine che si è aperta nella terra. L’unico aiuto arriva da Octavia, il loro merlo indiano, che ritorna con un piccolo seme. Potrebbe essere questa erbaccia la chiave per sopravvivere e ritrovare la libertà?
Quentin Blake mescola il fantastico, nella migliore tradizione di Roald Dahl, con una riflessione dirompente sulla natura, in una storia di solidarietà, di crescita e fiducia nel meraviglioso. Una favola poetica e ironica sul potere che la natura ha di salvarci, un invito per bambini e adulti a prendersene cura.
01 giugno

Roberto Piumini illustrato da Giovanni Manna, DI CHE COLORE E’ LA LIBERTA’?, Mondadori
Età di lettura da 6 anni
Bruno, detto Brubru, è un bambino curioso. Osserva dalla finestra le stagioni che cambiano, la Storia che gli scorre davanti, e si fa tante domande: cosa ci fanno tutti quei soldati per le strade? E perché hanno la divisa nera? Perché si combatte? E soprattutto: qual è il segreto che i suoi genitori custodiscono?
Un modo per avvicinare anche i lettori più giovani a un tema importante e fondamentale come la Liberazione. Le parole di Piumini, semplici ma dal sempre forte impatto emotivo, si intrecciano alle illustrazioni senza tempo di Giovanni Manna in un albo intriso di realismo e magia.
02 giugno

Testi di Loveday Trinick, illustrazioni di Teagan White, OCEANARIUM. IL GRANDE LIBRO DELL’OCEANO, Rizzoli
Età di lettura da 8 anni
Un libro meraviglioso! Un grande libro illustrato per scoprire le meraviglie nascoste degli oceani. Per vedere da vicino un mondo pieno di colore e forme incredibili. Per immergersi in un universo misterioso e in gran parte ancora sconosciuto. Scritto da una biologa marina che si occupa di didattica presso il National Marine Aquarium di Plimouth.
03 giugno

Elham Asadi & Sylvie Bello, LA PRIMA NEVE, Topipittori
Età di lettura da 5 anni
Una storia iraniana, riscritta da Elham Asadi, e illustrata dalla francese Sylvie Bello. Un libro di grande formato che dall’inverno sfuma alla primavera e dalla primavera all’inverno, e racconta la dolcezza degli incontri sognati e l’incanto del tempo nel suo incessante svanire e ritornare. Qui lo racconta la sua autrice:
La prima neve (Neneh Sarma) è il racconto che ha accompagnato le fredde notti d’inverno della mia infanzia a Mashhad, una città nel nord-est dell’Iran, lungo l’antica Via della seta. Ogni sera, ci riunivamo intorno al korsi*, sotto una grande coperta che nascondeva una stufa, con tutta la famiglia. Poi, mentre le finestre si coprivano di condensa e il giardino, con i suoi alti alberi, veniva inghiottito dal buio, mia nonna iniziava a raccontare le sue storie: storie di eroi e di demoni, di creature dai poteri soprannaturali, di animali dotati di saggezza e bontà, dell’eterna lotta tra gli eserciti della luce e dell’oscurità. Sapeva a memoria tutto il libro de Le mille e una notte. Mi diceva di chiudere gli occhi, contare fino a tre e sarei diventata Sherazade. Sherazade, la fantastica, stravagante eroina di Le mille e una notte; nella mia mente una dea che, attraverso il potere del racconto e la magia della finzione, non solo riesce ad ammaliare il sultano tiranno Shahriyār, ma anche a placare la sua sete omicida. Non dimenticherò mai il calore di quelle notti invernali, l’odore del cibo che cuoce lentamente sulla stufa, i voli sconfinati della mia immaginazione, persa in quei mondi fantastici e incantati e, soprattutto, il modo in cui m’immedesimavo in Sherazade quando raccontavo quelle storie ai miei amici, il giorno dopo, a scuola. La prima neve era la mia storia preferita, perché sentivo la primavera e l’estate ormai lontane, così come la gioia e a libertà di stare all’aria aperta. Sarebbero mai più tornate? Neneh Sarma parlava ai miei desideri e alle mie paure. La immaginavo sulle nuvole, mentre tremava di freddo e lavorava senza sosta, come mia madre: triste, ma speranzosa, in perenne attesa. Di cosa, non l’ho mai capito. Se ripenso adesso a quelle magiche notti d’inverno, Neneh Sarma e Nurooz mi sembrano lo yin e lo yang di questo mondo e della condizione umana. In tutti i posti in cui ho viaggiato, con climi e ambienti diversi, mi sono poi resa conto che in diverse culture ha posto una particolare versione di Neneh Sarma e Nurooz. Gli inverni possono essere più lunghi e duri, le primavere e le estati più lussureggianti e generose, i cieli più cupi, la terra impietosa e brutale, eppure, il potere dell’immaginazione umana trionfa ovunque. Neneh Sarma e Nurooz esistono solo nella loro paradossale unità. Il loro vigore e la loro energia nascono dalla separazione e dal desiderio; la forza nuda al centro del mistero della natura, della vita, del desiderio è ciò che muove ognuno di noi. Come in ogni storia d’amore che si rispetti, l’amore non si realizza, perciò la speranza rimane nel desiderio. La pazienza è la ricompensa e l’aspettare, il supremo atto degli Dei.
 
*Il korsí è un tavolo basso tipico della tradizione persiana. È riscaldato da una stufa elettrica o da un braciere collocato sotto il tavolo; una coperta posta al di sopra di esso sporge fino a poggiare sul pavimento mantenendo caldo l’ambiente sottostante.
 
 
 
04 giugno

Ludovico Cima, illustrazioni di Nicolò Mingolini, QUALCOSA SUCCEDERA’! PICCOLE STORIE DI 7 GIORNI, Coccole Books
Età di lettura da 7 anni
Una vacanza in sella alla moto con il vento nei capelli, attaccata alla schiena del suo buffo papà.
Una settimana a Parigi, ospite dei cugini e di sua zia Alba.
Un’avventura a suon di parole!
Lucia ha 10 anni e ha ricevuto in regalo da sua zia un diario da usare con cura.
Decide di usarlo come diario di viaggio, quando suo padre le propone una vacanza in moto solo loro due.
E così, sotto gli occhi un po’ preoccupati della mamma, Lucia parte in sella alla moto, attaccata alla schiena di suo padre, il vento tra i capelli, per visitare la Provenza, una terra straniera dove parlano in modo strano, ma i bambini giocano come lei.
Per Lucia è l’esperienza più bella mai vissuta.
Il suo quaderno non è finito, così decide di continuarlo quando ce ne sarà l’occasione.
E l’occasione arriva quando Lucia prende l’aereo da sola per andare dai suoi zii e cugini a Parigi: una settimana per conoscere questa bellissima città.
Per completare questo bellissimo diario, Lucia decide di collezionare una parola francese al giorno, di quelle che più le sono rimaste impresse.
05 giugno

Fausto Gilberti, YAYOI KUSAMA, Corraini
Età di lettura da 8 anni
Dal Giappone all’America e ritorno: nel suo nuovo libro Fausto Gilberti dà la parola a Yayoi Kusama, che ci racconta la sua storia in prima persona.
Nata a Matsumoto, Yayoi fin da piccola ama disegnare (anche quello che gli altri non vedono) e vola a New York per diventare un’artista.
La sua arte stupisce il pubblico con idee sempre nuove: Yayoi riempie grandi tele di reticoli di puntini, usa i suoi happenings per lanciare messaggi importanti, disegna vestiti da indossare in due… Creare le sue opere la fa sentire bene, qualsiasi sia la loro forma: dalle famosissime zucche alle stanze piene di luci e specchi che riflettono tutto all’infinito.
Dopo i libri dedicati a Piero Manzoni, Yves Klein, Jackson Pollock, Marcel Duchamp e Lucio Fontana, cresce con Yayoi Kusama la collana in cui l’artista Fausto Gilberti ci racconta, con intelligenza e sguardo divertito, l’opera di grandi protagonisti dell’arte contemporanea.
06 giugno

Daniela Berti, PIT, Raum Italic
Età di lettura da 3 anni
Un giorno il pulcino Pit è diventato gigante, addirittura più grande del sole. Gli scienziati hanno cominciato a studiarlo e gli archeologi a misurare le sue impronte. Tutto gli stava stretto, persino casa sua.
Un racconto divertente e surreale, che ci ricorda che spesso non tutto è come sembra. Bisogna saper guardare le cose con occhi nuovi e da diverse prospettive… e allora forse si possono avere delle belle sorprese!