Quest’anno ho partecipato al concorso letterario Biblioteca Comunale di Corbetta “Microracconti con frasi da Nobel” con un racconto che conteneva la frase “Conservo gli errori e lascio che siano sbagliati, perché spesso sono gli errori che alla fine portano a qualcosa di giusto” di Jon Fosse (Premio Nobel per la letteratura anno 2023).

Anche se il racconto non è stato premiato volevo comunque farvelo leggere.

Questa volta vi racconto una storia.
C’è un ragazzo di nome Raoul ma non è un ragazzo come tutti gli altri, perché ha qualche problemino: cammina male.
Anche i suoi movimenti non sono giusti ma soprattutto ha difficoltà ha palare.
Quest’ultima è la cosa che gli pesa di più. Ha una famiglia bellissima alle spalle e vive in bella villetta; ha solo un neo: abita fuori dal paese. Quindi Raoul per andare in centro deve essere sempre accompagnato.
Detto ciò partiamo con la storia
Raoul frequenta una scuola professionale che è soprattutto femminile.
I ragazzi si contano su una mano. Ma per fortuna in classe con lui c’è un altro ragazzo, Van. Come tutti i ragazzi adolescenti hanno in testa le ragazze, ed cosi che passano i pomeriggi nella cameretta di Raoul a parlare delle compagne.
Anche se Raoul si sente diverso dagli altri ogni tanto si innamora anche a lui. Cosi ha incomincia a uscire con un gruppo del suo paese e si trova molto bene.
Nel gruppo c’è Kelly, una ragazza cosi carina e dolce. A Raoul piace molto, anzi ha la sua prima cotta. Si confida con il suo amico Van: “ ho conosciuto una ragazza di nome Kelly che mi piace un sacco!” e Van: “ma Raoul perché non le dici che ti sei innamorato di lei?” Raoul: “ma sei matto! Poi mi vergogno”.
Nel frattempo Raoul continua ad uscire con i nuovi amici e si diverte sempre come un matto. Poi c’è Kelly… e la sua simpatia verso di lei diventa sempre più forte. E cosi passa il tempo, arriva l’estate. Come sempre Raoul va con la sua famiglia al mare. Anche li frequenta degli amici, ma lui oltre a divertirsi, ha sempre in mente Kelly. Ma al ritorno dal mare riceve una brutta notizia: Kelly ha un fidanzato e quindi non uscirà più con loro.
E il tempo passa…e anche gli anni corrono. In un attimo arriva l’ultimo anno di scuola. Raoul e Van hanno deciso di rendere indimenticabile que11’ultimo anno!
Per incominciare Van scrive una bellissima dedica sul diario di Raoul visto che a Raoul le dediche piacevano molto. Ma questa è stata solo una delle tante cose che faranno insieme.
Uno dei momenti più belli è quando vanno a vedere una partita di calcio allo stadio, ma la squadra per cui tifa Raoul perde in malo modo contro quella di Van e cosi l’amico lo prende in giro per un sacco di tempo. Proprio in quest’ultimo anno di scuola entrambi incominciano ad avere una simpatia per due compagne: Raoul fa la corte a Michelle e nello stesso tempo Van perde la testa per Fede.
Così l’anno passa tra lo studio e le uscite a quattro. Alla fine tutti i nostri amici riescono a superare gli esami. Ma Raoul ha una grande paura del futuro: dopo la scuola avrebbe dovuto stare a casa. visto i suoi problemi? ma c’è da dire che è dall’età di quattro anni che è in mezzo alla gente. Raoul sbotta: “ io sempre a casa non ci sto!!”.
Una volta parlando con una vicina, Raoul le aveva confessato la sua paura, ma leia aveva ribattuto: “c’è una grande libreria dove stanno cercando un aiuto. Perchè non ti proponi?”. Ottimo suggerimento così Raoul incomincia a lavorare un paio di ore al giorno in libreria.
Poichè era abbastanza bravo con il computer i librai gli davano qualche lavoro informatico. Così era contento, andava tutto bene e ogni tanto rivedeva ancora i suo ex compagni di scuola, soprattutto Van e Michelle. Nel frattempo Rauol pensa spesso che se non avesse avuto quei problemini, avrebbe potuto fare qualcosa di più. Ma come si dice: conservo gli errori e lascio che siano sbagliati, perchè spesso sono gli errori che alla fine portano a qualcosa di giusto. Però i problemini non erano sufficienti: sono arrivati anche gli attacchi di panico.
” Mi mancava anche questa, ma uffa!!” pensa Raoul, ma nonostante le crisi, continua ad andare in libreria dove continua a vedere tanta gente che passa di lì. Possiamo dire che Rauol è come un grosso libro in movimento, e si trova bene con i tutti librai che conosce nel corso degli anni e sotto sotto spera che questo sentimento sia reciproco. Passano altri anni, Rauol tira avanti con il suo tran tran, fino alla morte del suo papà, che per lui è un grande colpo. Tutti pensano che dopo la botta che ha ricevuto Raoul sarebbe andato sempre più giu! Invece ha tanto più coraggio e sicurezza di sé. Se prima andava solo nel suo giardino, ora incomincia a prendere la sua bici per andare in giro da solo e fare qualche piccola commissione. In uno dei suo giri, si sente chiamare, si volta ed è un ex compagno delle elementari. “Ciao ma sei Rauol? Io sono Sandro ma sei in giro da solo?”
Rauol “Sì! Sono proprio felice averti rivisto!”
Sandro “Anche al me, dai visto che ci siamo ritrovati non perdiamoci di vista; tra l’altro ho saputo che hai conosciuto Ronaldo”
“Si ha lavorato per un po’ nella libreria dove aiuto”
“Perchè non organizziamo una serata fuori magari a mangiare una pizza? Cosi facciamo quattro ciacchere”
“Con tanto piacere!” e così si salutano.
Per Natale la sorella di Rauol gli regala alcune sedute dal fisioterapista; dopo avere esitato un po’ si convince ad andare. Lui pensava che era un altro tipo di posto… perchè quando era bambino quanti fisioterapisti aveva visto. Ma invece: si apre una porta e una bella fisioterapista si presenta “buongiorno sono la tua fisio e mi chiamo Hoara”. Presto Raoul scopre che nelle sedute diverte cosi tanto sia con Hoara che con gli altri istruttori della palestra; si trova bene con loro, si ride ed si scherza mentre si fanno esercizi e col tempo che passa Rauol inizia a provare un debole per la sua fisioterapista Hoara, almeno finchè Hoara, dopo un paio di anni, non ebbe trovato un altro posso lavoro.
Rauol continua a fare i suoi giri nel paese e il caso vuole che scopra che la sua amica Michelle si è sposata ed è venuta ad abitare nel suo paese. Quindi ogni tanto la va a trovare come un vecchio amico; inoltre trova che abbia un bel marito simpatico. Anche con Sandro , da quando si sono ritrovati, ogni tanto escono insieme anche con Ronaldo e altri amici. Vanno a vedere un cinema o fanno un bel giro sempre entro i limiti di Rauol.
Proprio dopo aver visto un film sul1’imperatore Napoleone, seduti davanti a una buona pizza viene loro in mente una pazza idea: andare tre giorni a Parigi. Rauol come sempre dapprima è dubbioso sul da farsi. Chiede consiglio a11’amico Vam che lo esorta “ma Raoul perchè non vai? Anzi se riesco a mettere a posto  qualche cosa, vengo pure io” “che bello”.
Dopo mesi di preparazione arriva finalmente il momento del viaggio a Parigi: i nostri cinque amici si divertono come matti vedendo tutto il possibile nella capitale francese.
Al ritorno Raoul pensa ai bei giorni passati:  “Basta volere e riesco a fare tutto”.
FINE