I LIBRI DELLA SETTIMANA

12 febbraio

Leif Zern, QUEL BUIO LUMINOSO. SULLA DRAMMATURGIA DI JON FOSSE, Clue Press 2023
Leif Zern, tra i più importanti critici europei contemporanei, nel suo studio traccia un approfondito e stimolante ritratto artistico di Jon Fosse, Premio Nobel per la Letteratura: dai primi lavori “Qualcuno verrà” ed “E non ci separeremo mai”, fino al capolavoro “Io sono il vento”, l’autore analizza stile e influenze presenti nelle opere di uno dei massimi drammaturghi contemporanei, colui che ha saputo con i suoi testi «dare voce all’indicibile» e creare un vero e proprio «teatro della sospensione»
13 febbraio

Giampaolo Simi, IL CLIENTE DI RIGUARDO, Sellerio 2023
Quando faceva il giornalista, Dario Corbo cercava solo la verità che sarebbe piaciuta ai suoi lettori. Da quando non ha più un giornale, ha scoperto molte verità che non gli sono piaciute affatto. Per questo non ne vuol sapere di collaborare con i carabinieri nell’indagine che la ex moglie Giulia aveva intrapreso a costo della vita. Una necropoli etrusca devastata in anni di scavi notturni, un traffico andato ad arricchire la famiglia Currè, il patriarca Vincenzo, la figlia Maddalena che si sta accreditando come gallerista d’arte contemporanea, il suo enigmatico compagno Cosimo Roi, che quei soldi manovra al riparo di una finanziaria svizzera. Corbo ha altre priorità, un figlio di cui occuparsi, il suo amore impossibile per Nora Beckford. Il colonnello dei carabinieri lo richiama ai suoi doveri, e il clan Currè passa all’attacco della Fondazione Beckford e del prestigio che rappresenta. Il piano per entrare da padroni nella Scuda è diabolicamente congegnato, una trappola sottile in cui a cadere per prima sarà proprio Nora, con la sua determinazione, i suoi sogni e le sue fragilità. Ma soprattutto con l’amore per Dario, con cui sta finalmente rompendo le proprie catene interiori. Nel miglior romanzo della serie, come in una spy story, Corbo gioca su più tavoli, indaga e acquisisce informazioni, disinnesca pericoli, manipola amici e nemici, e a ogni interlocutore racconta la bugia adatta, tutto pur di proteggere suo figlio e salvare Nora e la Fondazione. La resa dei conti con il passato, suo e del nostro paese, non può essere rimandata.
14 febbraio

Titti Marrone, SE SOLO IL MIO CUORE FOSSE PIETRA, Feltrinelli 2022
Nel 1945 la grande villa di campagna di sir Benjamin Drage diventa una residenza per i piccoli reduci dai campi di sterminio, venticinque bambini tra i quattro e i quindici anni accolti e accuditi grazie all’iniziativa e alla determinazione di Anna Freud, figlia del grande Sigmund, e di Alice Goldberger, sua collaboratrice. Ciascun bambino ha una storia diversa, terribile e speciale, ciascuno viene da un proprio personale inferno. Alice e la sua équipe lottano per restituire loro un’infanzia, dando vita per oltre un decennio a un centro dove le più recenti acquisizioni della psicologia infantile, della pedagogia e dell’arte vengono messe al servizio delle necessità dei bambini provenienti da lager, orfanotrofi e conventi o dai nascondigli dove i genitori li hanno lasciati durante la guerra, nell’estremo tentativo di salvar loro la vita. Lo sguardo dolce e professionale di Alice ci mostra come, nello scorrere delle stagioni, si allenti in Gadi la necessità di nascondere il cibo, si riducano gli incubi di Berl e la presenza della morte nei disegni di Denny e si avvicini per tutti, a poco a poco, l’obiettivo più difficile: recuperare la fiducia negli adulti. Titti Marrone scava nella Storia, apre gli archivi, incrocia documenti, foto, diari e lettere per trasporre in un romanzo la coraggiosa e commovente esperienza di Lingfield. La sua penna segue con delicata partecipazione l’incontro con l’infanzia di ciascun bambino, l’affiorare di traumi e ricordi dolorosi, il progressivo sciogliersi dei nodi più stretti. Fino all’inizio delle loro seconde vite.
15 febbraio

A cura di Elena Di Raddo e Bianca Trevisan, ASTRATTE. NUOVE RICERCHE SULL’ASTRAZIONE DELLE DONNE TRA AVANGUARDIA E NEOAVANGUARDIA, Electa 2024
La storia dell’arte astratta nel periodo delle avanguardie è stata una vicenda sostanzialmente al maschile. Le poche donne coinvolte erano in gran parte legate agli artisti uomini e, nonostante il grande impegno in privato, solo raramente avevano visibilità negli eventi pubblici. Solo da qualche decennio si sono moltiplicate le occasioni di valorizzazione e rilettura critica dell’arte realizzata dalle artiste, soprattutto in relazione al loro impegno esplicito o implicito nel femminismo. Meno indagata è però l’attività delle artiste che hanno contribuito al linguaggio dell’arte astratta e quindi meno direttamente implicate nelle rivendicazioni femministe. Questa “dimenticanza” nei confronti dell'”altra metà dell’astrazione” si somma pertanto al ritardo con cui l’arte astratta è stata studiata dalla critica, specialmente in ambito italiano. Il volume raccoglie una serie di studi che si pongono l’obiettivo di colmare questa lacuna, sia per far emergere artiste dimenticate, sia per offrire l’occasione di letture e riletture dell’astrazione in un panorama allargato.
16 febbraio

Paul Auster, BAUMGARTNER, Einaudi 2023
La vita di Seymour Baumgartner è stata definita dall’amore per la moglie Anna. Ma ora Anna non c’è più e Baumgartner si inoltra nei settant’anni cercando di convivere con la sua assenza. Dopo un romanzo-mondo come 4321, Paul Auster ritorna con un libro all’apparenza semplice e lineare, proponendo ai lettori il suo personaggio forse più simpatico ed empatico, un uomo che al termine della vita si interroga sulle cose essenziali, inciampando e andando a sbattere come in una vecchia comica malinconica.
Professore di filosofia, vedovo da dieci anni, Seymour Baumgartner non si è mai rassegnato alla perdita dell’amata moglie Anna, traduttrice e poetessa, e affronta la vita con un senso di straniamento e una certa goffaggine. Nonostante le malinconie e gli acciacchi dell’età, però, Baumgartner è una persona affabile e generosa. Possiede la saggezza di chi ha vissuto e sa quanto sono importanti i rapporti umani, che vanno coltivati con cure continue e una buona dose di ironia e di umorismo. Passando gran parte del tempo a lavorare nel suo studio, Baumgartner intreccia una buffa e disperata trama di relazioni con le persone che si affacciano alla sua porta, finché in un sogno, o visione del dormiveglia, incontra Anna, che gli rivela di essere bloccata in una terra di mezzo tra il mondo dei vivi e l’aldilà: è l’inguaribile nostalgia del marito a impedirle di concludere il suo ultimo viaggio. Per liberare Anna, con logica ineccepibile, Baumgartner decide di far procedere la sua vita e si butta in una relazione sentimentale con una loro vecchia amica. Ma questo è solo l’inizio di una serie di vicende imprevedibili e scatenate come solo Paul Auster, il virtuoso della «musica del caso», poteva immaginare. Perché ricordiamo certi momenti e ne dimentichiamo altri? Cosa resta di noi quando non ci siamo più?
17 febbraio

Ryan Lang, ISSUNBOSHI, Edizioni Bd 2023
In un lontano Giappone feudale, gli uomini vivono in pace al fianco di spiriti e demoni… finché uno di questi ultimi non si mette alla ricerca di un’antica arma che gli permetta di soggiogare il mondo intero. L’unico in grado di fermare il suo piano è un ragazzo alto pochi centimetri ma dal cuore immenso, e che ha un legame misterioso con la sacra arma!
18 febbraio

Alessandro Q. Ferrari, CHIEDI AI SOGNI DI FARE RUMORE, Mondadori 2021
Arianna ha solo sedici anni, ma ha già molto da cui scappare: il ricordo martellante della notte del 13 dicembre, la Notte di Aida, che ha stravolto la sua vita per sempre, una donna con un soprabito giallo che la insegue nei suoi incubi, una voce crudele che parla incessantemente nella sua testa, tingendole di nero i pensieri. Per questo, cercando di lasciarsi tutto alle spalle, una mattina di giugno sale su un treno che dalla provincia romana la porterà a Milano. Qui Arianna scoprirà che ha un solo modo per non farsi inghiottire dal passato e salvarsi: comunicare con gli altri. Scrivere a Cosmo – l’unico al mondo che sembra capirla -, conoscere Béla, un sorprendente rider che le aprirà le porte di una Milano alternativa e colorata, ascoltare la storia di Manar, fuggita da una guerra: è solo così che Arianna troverà il coraggio di far parlare i propri sogni.