I LIBRI DELLA SETTIMANA

29 maggio

Giorgio Falco, IL PARADOSSO DELLA SOPRAVVIVENZA, Einaudi 2023
Come prima cosa, Federico ha un corpo. Esagerato, ingestibile, deriso a scuola e compatito in famiglia. Un corpo di vent’anni e centocinquanta chili, nato con una fame ancestrale. Di cibo e di altro. Finché quell’appetito incontra lo sguardo di Giulia: ecco che Fede sarà costretto, letteralmente, a sottomettersi a una nuova forma di piacere. Il paradosso della sopravvivenza è un romanzo sullo spazio che occupiamo ogni giorno, quasi senza badarci. E insieme una riflessione sotterranea sul potere che lo sguardo altrui esercita sulle nostre scelte. Soprattutto, è la storia di un corpo ingombrante in un mondo ingombrante, a cui corrispondono desideri ingombranti. Lui si chiama Federico Furlan, detto Fede, ma per tutti a Pratonovo è soltanto «il ciccione». In famiglia, a scuola, e poi da adulto, sul lavoro, Fede non può mai dimenticare il peso che si porta addosso, la tenera e inseparabile corazza di carne che lui foraggia costantemente a suon di cibo. Eppure, anche se infelice, Fede si sente invincibile. Il suo medico gli ha illustrato «il paradosso della sopravvivenza», bizzarra teoria clinica secondo cui le persone obese avrebbero un tasso di mortalità inferiore rispetto a quelle normopeso, come se il grasso facesse da scudo alle minacce del mondo. Le cose cambiano quando Fede conosce Giulia, consapevole di essere bellissima e forse ignara di trovarsi pericolosamente vicina all’anoressia. È lei a proporgli un gioco dalle regole spietate. Provate a immaginarli nudi, l’uno di fronte all’altra, lei quasi invisibile e lui che riempie tutto lo spazio: durante i loro incontri Fede ha il divieto assoluto di toccarla, e l’obbligo di mangiare senza sosta tonnellate di cibo. Giulia lo domina, fredda e dispotica, e per difendersi non c’è corazza che tenga. Cosí, pieno di vergogna, Fede prende l’unica strada che gli resta: quella della fuga. Giorgio Falco ha scritto un romanzo che contiene moltitudini: la desolazione di un paesaggio alpino non troppo dissimile dalle periferie industriali, la reificazione delle emozioni e dei pensieri, il controllo che la pornografia esercita sulle nostre pulsioni, la lotta quotidiana per la sopravvivenza che regala improvvisi lampi di comicità.
30 maggio

Giuseppe Civati, NON SIETE FASCISTI MA, People 2022
A quasi ottant’anni dalla caduta del suo regime, il fascismo non è mai morto, sepolto nelle pieghe più oscure della nostra società e negli angoli più reconditi della nostra coscienza nazionale, pronto a riemergere al momento opportuno. Civati smonta punto per punto l’armamentario di paradossi di cui si servono ogni giorno i tanti, troppi, che “non sono fascisti, ma”.
31 maggio

Santiago Lorenzo, I MILIONI, Blackie 2023
Santiago Lorenzo ha scritto un altro emozionante ritratto di un uomo ai margini: tragicommedia, manuale di sopravvivenza, parabola sulla tirannia del denaro e sulla ricerca di identità.
Madrid, 1986. Non è facile la vita per un terrorista. Il protagonista di questo libro ha un compito: andare al bar ogni mattina per vedere se qualcuno ha attaccato una gomma da masticare a un tavolino. Significherebbe che deve preparare l’attentato che farà partire la Rivoluzione. Ma la gomma sembra non arrivare mai, e quello dell’eversore è un lavoro molto mal pagato. Poi la svolta arriva, non quella che sperava: vince alla Lotteria. Ma ritirare il premio risulta complicato, se sei un terrorista senza carta d’identità. E il destino ha per lui una sorpresa ancora più inaspettata.
1 giugno

Robert Westall, BUFERA, Rizzoli 2018
Simon e Angela non potrebbero essere più diversi: lei, figlia di un pastore anglicano, tutta chiesa, parrocchia e opere di bene, lui ateo, cinico e dissacrante. Eppure, nonostante si conoscano da sempre, un giorno è come se si vedessero per la prima volta e si innamorano perdutamente. Ma dopo i primi idilliaci momenti i nodi vengono al pettine e quel legame che sembrava per sempre si spezza. In una gelida notte di Natale, sotto la bufera di neve più spaventosa che l’Inghilterra abbia mai visto, si trovano a rischiare insieme la vita e a scoprire che dalla diversità può nascere una grande forza. Margaret e Ralph si incontrano e s’innamorano in un’estate torrida, alla vigilia degli esami di diploma e prima della partenza per il college. Abituato ad avere dalla vita tutto ciò che desidera, Ralph vorrebbe che Margaret lo seguisse a Cambridge ma lei, sobria e concreta, sceglie per sé un’università meno blasonata e commisurata alle sue aspirazioni. Sotto i colpi dei cambiamenti, il loro rapporto si incrina, rivelando tutta la sua fragilità. E quando la vita non va come ci si aspettava, spesso è chi sembrava meno forte che sa trovare il coraggio per battersi e guardare avanti, per entrambi o magari anche solo per se stesso. Due storie d’amore, due voci, una maschile e una femminile, che raccontano la complessità, le incertezze, l’esclusività, le gioie e i dolori del primo, indimenticabile amore.
2 giugno

Marco Drago, INNAMORATO, Bollati Boringhieri 2023
«Un’ossessione, se ben gestita, non fa male a nessuno, basta sapere di che cosa si tratta e ormai io lo so di che cosa si tratta, in quarant’anni le fasi dell’ossessione le ho passate tutte almeno dieci volte». Si può davvero pensare per tutta la vita al primo amore nato e cresciuto sui banchi di scuola? Il narratore di questa storia a quell’amore pensa almeno una volta al giorno da così tanto tempo che quasi non se ne rende più conto. E allora prova a scriverne allenando il muscolo della memoria, ricavando dal pozzo profondo dei ricordi piccoli sorsi di un’epoca consegnata alla storia, piccoli sorsi di vita forse vissuta e forse immaginata. Ne risulta una messa a nudo coraggiosa e rara della passione e dei sentimenti maschili, una confessione sincera che non cede mai all’autocommiserazione e che con lucidità e distacco non sfoca le ragioni e la potenza degli altri personaggi e del mondo attorno. “Innamorato” è un affresco asciutto e ironico sull’essere adolescenti nella profonda provincia italiana degli anni Ottanta, accompagnato dalla musica, la moda e gli stili di vita di un decennio indimenticabile per chi l’ha vissuto.
3 giugno

Étienne Kern, IL SARTO VOLANTE, L’Orma 2023
Parigi, 4 febbraio 1912. Il giorno è appena sorto, e sotto la Torre Eiffel si è radunata una piccola folla di curiosi e giornalisti. Lassù, in piedi sul parapetto, si staglia contro il cielo la sagoma di un uomo ammantato da una strana imbragatura. È Franz Reichelt, sarto di origine boema e inventore dilettante che, a dispetto degli avvertimenti di chi ha cercato di scoraggiarlo, vuole testare il suo marchingegno: una tuta-paracadute. Sul posto ci sono anche due cineoperatori, chiamati a immortalare la realizzazione di un sogno e che invece consegnano alla Storia la dolente testimonianza di una crudele disfatta. «La prima vittima del cinema» scriverà, anni dopo, François Truffaut. Come alla ricerca di un impossibile appiglio, fra ricostruzione storica e dolorose ferite personali, Étienne Kern indaga nel passato per reinventare il mondo di affetti, esuberanze e ossessioni di Reichelt. Dalla Parigi della Belle Époque a quella di oggi, tra fede nel progresso, febbre del volo e vertigine del disastro, Il sarto volante è un inno alla speranza – anche la più folle – e un atto d’amore nei confronti di chi ha fallito.
4 giugno

Marta Morazzoni, IL ROVESCIO DELL’ABITO, Guanda 2022
Nel febbraio del 1932 la marchesa Luisa Casati Stampa, la donna più ricca d’Europa, riceve nella sua residenza fuori Parigi il suo legale, l’avvocato milanese Giuseppe Bassi, che viene ad annunciarle il tracollo della sua fortuna. L’immenso patrimonio della signora è confiscato e nel giro di pochi mesi, otto per la precisione, lei “non avrà una pietra su cui posare il capo”, come drammaticamente comunicato dall’amministratore. Si snoda da qui l’itinerario tra immediato futuro e passato della personalità eccentrica della marchesa, che aveva speso la propria esistenza per divenire “un’opera d’arte vivente”. Ritratta sull’orlo del baratro della miseria, con cui convivrà per venticinque anni (morirà poverissima e sola a Londra nel 1957), la Casati ripercorre la sua avventura umana in lampi di memoria. Le sta accanto, personaggio ombra nel ricordo e nell’affetto, forse l’unico della sua singolare vicenda, la sarta che, fin da principio, ne ha assecondato l’adorazione per la ricercatezza e lo stile, l’assoluta originalità del tutto indipendente da qualsiasi moda.